VENETO ECONOMIC REPORT 2016
È stato pubblicato da Unioncamere Veneto una sintesi del rapporto Veneto Economic Report 2016 – L’economia regionale nel 2015 e le previsioni 2016 consultabile al link http://www.unioncameredelveneto.it/userfiles/ID172__VER2016_sintesi.pdf
In particolare, per quanto riguarda gli scambi con l’estero, è vivace (ma in decelerazione) la dinamica della domanda estera: nel 2015 le esportazioni hanno registrato, in termini nominali, un incremento del +5,3% rispetto all’anno precedente attestandosi su un valore di 57,5 miliardi di euro a valori correnti. I settori che più hanno contribuito maggiormente alla variazione positiva dell’export sono stati l’alimentare (+13,7%), l’occhialeria (+12,7%), i prodotti chimici (+11,7%) e le bevande (+10%), mentre le uniche variazioni negative sono state registrate nella maglieria (-4,7%) e nell’abbigliamento (-1,8%).
Le importazioni hanno invece evidenziato un trend in crescita del +5,9% raggiungendo i 41,9 miliardi di euro. Ne è conseguito un saldo commerciale positivo di 15,6 miliardi di euro (+588 milioni di euro rispetto al 2014).
Tutta la domanda globale ha sostenuto l’export manifatturiero regionale pur nella decelerazione dei Paesi europei non Ue (-8,5%), in primis a causa dell’embargo russo (-30,2%), e dell’America centro-meridionale (+5,8%), a seguito della recessione del Brasile (-11,2%).
Per l’anno in corso si stima un andamento meno favorevole delle esportazioni (+3,0%) a seguito dell’evoluzione del commercio internazionale non particolarmente vivace che sta frenando le prospettive della domanda proveniente da alcuni mercati, in particolare da quelli emergenti.
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In particolare, per quanto riguarda gli scambi con l’estero, è vivace (ma in decelerazione) la dinamica della domanda estera: nel 2015 le esportazioni hanno registrato, in termini nominali, un incremento del +5,3% rispetto all’anno precedente attestandosi su un valore di 57,5 miliardi di euro a valori correnti. I settori che più hanno contribuito maggiormente alla variazione positiva dell’export sono stati l’alimentare (+13,7%), l’occhialeria (+12,7%), i prodotti chimici (+11,7%) e le bevande (+10%), mentre le uniche variazioni negative sono state registrate nella maglieria (-4,7%) e nell’abbigliamento (-1,8%).
Le importazioni hanno invece evidenziato un trend in crescita del +5,9% raggiungendo i 41,9 miliardi di euro. Ne è conseguito un saldo commerciale positivo di 15,6 miliardi di euro (+588 milioni di euro rispetto al 2014).
Tutta la domanda globale ha sostenuto l’export manifatturiero regionale pur nella decelerazione dei Paesi europei non Ue (-8,5%), in primis a causa dell’embargo russo (-30,2%), e dell’America centro-meridionale (+5,8%), a seguito della recessione del Brasile (-11,2%).
Per l’anno in corso si stima un andamento meno favorevole delle esportazioni (+3,0%) a seguito dell’evoluzione del commercio internazionale non particolarmente vivace che sta frenando le prospettive della domanda proveniente da alcuni mercati, in particolare da quelli emergenti.
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