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INTERNAZIONALIZZARE - CON ETICA - IN RUSSIA E IN TURCHIA

COMUNICATO STAMPA

APINDUSTRIA VICENZA


INTERNAZIONALIZZARE  - CON ETICA - IN RUSSIA E IN TURCHIA

Due giornate di formazione per gli imprenditori interessati a questi due Paesi ricchi di opportunità di business.

Gli incontri, organizzati da Apindustria Vicenza, con il Ministero dello Sviluppo Economico e le società KPMG e Logos, hanno visto la presentazione delle Linee Guida OCSE.


Russia e Turchia sono due Paesi di particolare interesse per le opportunità di business a disposizione delle piccole e medie imprese venete. Oggi però la chiave di volta per internazionalizzare in modo etico è ricorrere ad un approccio “socialmente responsabile”: è questa infatti la nuova frontiera approfondita in occasione di due seminari organizzati da Apindustria Vicenza in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico, Punto di Contatto Nazionale e le società di consulenza Kpmg e Logos.

Due incontri che confermano, se ce ne fosse bisogno, l’impegno in prima linea dell’Associazione di categoria vicentina, fra le prime in Italia ad aver prestato attenzione alle tematiche e alle pratiche di Responsabilità Sociale d’impresa, che oggi rappresentano, soprattutto per le piccole e medie industrie, uno dei principali valori strategici intangibili con cui poter competere nei mercati internazionali.

Russa e Turchia sono stati presentati, rispettivamente, dal prof. Paolo Del Debbio e da Martine Jamous, esperta dell’area medio-orientale: i docenti, con dovizia di dati e  approfondimenti sulla storia politica, sociale ed economica dei Paesi oggetto di studio hanno messo in luce  prospettive e nodi critici.

Gian Andrea Chiavegatti, avvocato, presidente della “Camera Internazionale Triveneta” e della “Fondazione Conoscere l’Eurasia”, ha fornito un quadro ricco di informazioni tecniche incentrato sull’impianto giuridico locale, il diritto societario, le normative e le agevolazioni fiscali, le “aree economiche speciali”, la tutela della proprietà intellettuale, la gestione dei contenziosi. 

Ma il clou degli incontri è stato l’approfondimento dedicato alle Linee Guida OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico), svolto da Elena Toselli e Francesca Mariani del Ministero per lo Sviluppo Economico, Punto di Contatto Nazionale, che ne hanno descritto gli obiettivi. Le linee guida, infatti, rappresentano una griglia di riferimento utile alle imprese multinazionali nell’acquisizione di una cultura manageriale ed imprenditoriale tesa ad assicurare che le operazioni delle aziende siano in armonia con le politiche dei governi locali. Su questa base, le Linee Guida mirano a rafforzare la fiducia reciproca fra le imprese e le società civili in cui esercitano le loro attività, per contribuire a migliorare il clima degli investimenti esteri e ad aumentare il contributo delle imprese multinazionali allo sviluppo sostenibile.

Antonio Candotti di KPMG, società di servizi professionali per le aziende, ha focalizzato l’attenzione sulla possibilità concreta che le imprese hanno a disposizione, attraverso l’adozione di “buone pratiche” socialmente responsabili, di incrementare il vantaggio competitivo, creare valore nei processi di internazionalizzazione e contribuire così allo sviluppo economico sostenibile  del Paese in cui operano. 

Le conclusioni sono state affidate a Patrizia Baratto di Logos, società che opera nel campo delle risorse umane e della formazione, che si è soffermata, in entrambi i seminari,  sull’importanza della conoscenza del contesto operativo e degli attori locali e sull’adozione di pratiche commerciali responsabili a tutto vantaggio della crescita  - “diffusa” e sostenibile al contempo – dell’azienda e del sistema Paese.

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