Previdenza Complementare - destinazione del TFR

01.02.2007 - Il Ministro del Lavoro, di concerto col Ministro dell’Economia, ha definitivamente approvato i due attesissimi decreti che danno attuazione alla riforma della Previdenza Complementare (si veda l’inserto speciale sulla Finanziaria allegato al Notiziario n. 1 del 2007).
L’art. 1, comma 757, della Legge 27.12.2006 n. 296 (Finanziaria 2007) prevedeva infatti l’emanazione di un decreto ministeriale per regolare le modalità di versamento al cosiddetto Fondo di Tesoreria, delle quote di TFR maturando non destinate alla previdenza complementare nelle aziende con almeno 50 addetti.
Il comma 765 della Finanziaria prevedeva a sua volta un decreto ministeriale per disciplinare in dettaglio le procedure di espressione della volontà dei lavoratori (opzioni) in merito alla destinazione del TFR maturando e per l’istituzione del fondo residuale di previdenza integrativa presso l’INPS (denominato FONDINPS).
Il testo definitivo dei decreti ministeriali è stato diffuso nella giornata di ieri e la cosa ha avuto grande risonanza nei mass-media; si attende unicamente la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Com’è ormai noto, il decreto concernente le modalità di scelta sulla destinazione del TFR, ha previsto che le opzioni vengano esercitate dai lavoratori mediante l’utilizzo di moduli predisposti dal Ministero, che vengono allegati a decreto stesso:
▪     il Modello TFR 1 è destinato ai dipendenti già in forza alla data del 31.12.2006;
▪     il Modello TFR 2 sarà invece utilizzato per i lavoratori assunti dopo il 31.12.2006.
Non è ammesso l’utilizzo di formulari diversi e non conformi; il datore di lavoro è tenuto pertanto a mettere a disposizione dei lavoratori i modelli, a ritirarli compilati e a rilasciarne una copia controfirmata al dipendente.
Nel riservarci di tornare diffusamente sull’argomento, mettiamo fin d’ora a disposizione delle aziende il testo del Decreti e i Modelli ufficiali per le opzioni.