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SICUREZZA SUL LAVORO: UN'ALTRA OCCASIONE PERSA

Comunicato stampa
12 marzo 2008

SICUREZZA SUL LAVORO: UN'ALTRA OCCASIONE PERSA

Il Governo ha approvato recentemente i decreti attuativi della Legge 123/07, tuttavia ancora una volta è stata trascurata la prevenzione, strumento fondamentale per la sicurezza nei luoghi di lavoro


A lungo atteso dai lavoratori e dalle imprese, il nuovo Testo Unico per la sicurezza nei luoghi di lavoro è diventato realtà con la recente approvazione dei decreti attuativi della Legge 123/07: l'efficacia del provvedimento, tuttavia, rischia di essere minata in partenza da un approccio inadeguato alla complessità della materia.

E' questo il timore manifestato da Apindustria Vicenza che negli ultimi anni si è impegnata, con crescente attenzione, in rappresentanza delle piccole e medie imprese e d'intesa con tutti gli attori istituzionali ed economici, su questa problematica di fondamentale rilevanza sociale. «L'esperienza ci insegna - spiega il Presidente Sergio Dalla Verde - che solo attraverso la concertazione è possibile ottenere risultati efficaci, ma il Governo ha preferito applicare ancora una volta un approccio obsoleto, basato unicamente sulla repressione, quando è dimostrato che i risultati migliori si ottengono solo con un serio programma di diffusione della "cultura della prevenzione"».

La conferma arriva dai numeri: dal 1994 (anno di emanazione del D.Lgs. 626/94) ad oggi sono stati spesi decine di miliardi di Euro per la messa a norma di impianti, macchine ed attrezzature, tuttavia i morti e gli infortuni sul lavoro sono rimasti sostanzialmente in linea con l'incidenza di 14 anni fa. E' quindi evidente che un fattore determinante, che non può più essere trascurato, è rappresentato dai comportamenti corretti, che possono essere promossi solo attraverso massicci interventi formativi e progetti per la ricerca e formalizzazione di modelli comportamentali sicuri.

Per questo motivo da molto tempo tutti i soggetti che operano nel campo della sicurezza sottolineano la necessità di intervenire sulla materia con un approccio basato sulla prevenzione piuttosto che sulla repressione, il che significa sostenere, anche economicamente, la realizzazione di piani formativi aziendali; diffondere la cultura della sicurezza nelle scuole, ossia nei luoghi di formazione dei lavoratori di domani; infine incentivare e sostenere gli enti preposti più attivi e sensibili su questo fronte, che da anni collaborano con il mondo industriale nella elaborazione e nella diffusione di linee guida, manuali informativi, opuscoli ed indicazioni tecniche che risultano preziosissime nell'orientamento da prendere all'interno di una normativa spesso poco chiara o farraginosa. «Purtroppo di tutto questo - conclude amaramente Dalla Verde - non c'è quasi traccia nel testo di legge approvato dal Governo, che evidentemente ha privilegiato l'aspetto elettoralistico e mediatico rispetto ad una ponderata analisi dell'argomento. Il rischio è di un ulteriore incremento di oneri, costi e responsabilità degli imprenditori a fronte di azioni poco incisive per l'aumento

della sicurezza aziendale».


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Ufficio stampa Apindustria Vicenza

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