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CRISI ECONOMICA E PMI: NON SOLO PESSIMISMO

Comunicato stampa, 17 febbraio 2009

Filippo De Marchi: "Se ne può uscire se tutti fanno la loro parte responsabilmente"

 Continua il momento difficile per le PMI, sotto molti punti di vista. A lanciare l'allarme sul territorio è Filippo De Marchi, presidente di Apindustria Vicenza. «Le difficoltà sono sotto gli occhi di tutti, ma a fronte della forte caparbietà dimostrata ancora una volta dai nostri imprenditori - esordisce De Marchi - mi piacerebbe che tutti mantenessero la fiducia nei loro confronti".

E nell'analisi del presidente di Apindustria si toccano più punti. In primis il rapporto con il sistema bancario: a dispetto delle dichiarazioni di intenti registrate, le difficoltà in quest'ambito sembrano essersi acuite ulteriormente nell'ultimo periodo, soprattutto per le piccole e micro imprese, cuore del tessuto imprenditoriale locale. «La mancanza del sostegno finanziario crea un pericoloso effetto domino - afferma De Marchi - per cui le difficoltà dell'impresa ricadono necessariamente su dipendenti, fornitori, clienti e quanti gravitino intorno alle realtà aziendali. Le banche, oltre ad essere molto selettive nell'analisi delle richieste per nuovi finanziamenti, stanno adottando politiche di restrizione addirittura degli affidamenti in essere». Da una recente indagine effettuata su un campione di 350 piccole e medie imprese, risulta, infatti, che ben il 93% degli intervistati ha registrato un aumento delle condizioni praticate e, segnale più allarmante, un 59% delle imprese ha visto una riduzione dei fidi. «Ci rendiamo conto che la situazione richieda un approccio più prudente nell'erogazione del credito, ma chiediamo al sistema bancario un comportamento più responsabile e non dettato dal "panico" o peggio da politiche di bilancio tese sterilmente al conseguimento di indici positivi». «Da parte nostra -  continua De Marchi - tramite il Consorzio Fidi stiamo cercando di favorire l'erogazione, o meglio, la continuità nell'erogazione del credito, attraverso un supporto maggiore nel rilascio delle garanzie a favore dei nostri associati. Per questo è stato recentemente sottoscritto con la Federazione Veneta delle Banche di Credito Cooperativo il "Progetto PMI", grazie al quale sarà reso immediatamente disponibile un plafond di finanziamenti per 10 milioni di euro».

C'è poi il problema dell'impiego: De Marchi sottolinea come la tutela dei lavoratori sia, oggi,  prioritariamente legata alla salvaguardia dei posti di lavoro. E poiché i posti di lavoro sono garantiti per lo più dalle PMI ciò significa che è indispensabile scongiurare il pericolo di chiusura di intere parti delle filiere produttive che metterebbe in seria crisi il sistema nella futura fase di ripartenza.

«Pur nella consapevolezza che la situazione attuale desti molte preoccupazioni per il futuro - conclude De Marchi - stiamo anche assistendo a vari segnali positivi con aziende che continuano, nonostante tutto, a lavorare, convinte che anche questa volta il peggio sia destinato a passare. Sicuri, quindi, che sia importante consentire alle aziende di effettuare le trasformazioni necessarie, invitiamo tutti gli operatori del mondo economico ad uno sforzo collettivo verso una collaborazione mirata al fine di mantenere vivo il sistema che, di certo uscirà profondamente modificato, ma non per questo destinato a finire».

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