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INCONTRO SULLA TASTIERA CONTINUA LA STAGIONE CONCERTISTICA

Comunicato stampa,
10 novembre 2009

 

Mercoledì 18 novembre – Auditorium Canneti di Vicenza – ore 21,00

VIOLINO ED ORGANO TRA CLASSICISMO E MODERNISMO

Incontro sulla Tastiera continua la Stagione con un concerto che vede il Duo Guglielmo-Zanovello impegnati in un programma di grande respiro, da Handel, Tartini e Schumann, a Valtinoni, Bret e Coronaro.

Continua con una serata dedicata alla musica per violino ed organo la Stagione di Incontro sulla Tastiera. Protagonisti Giovanni Guglielmo, già violino solista dell’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia e dell’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia di Roma, ed Enrico Zanovello, docente al Conservatorio di Vicenza, nonché direttore dal 1990 del complesso d’archi "Archicembalo Ensemble".

Originale e ricercata la scelta degli artisti di accostare, in una vasta e ricca panoramica storico-musicale, composizioni per violino e organo provenienti dalla tradizione classica, romantica, moderna e contemporanea. Si comincia con Handel – di cui quest’anno ricorre il duecentocinquantesimo della morte – con la Sonata n.13 op.1 in re magg., per continuare con la Sonata in la min. per violino solo di Tartini, geniale ed eclettico musicista del ‘700, cui si deve, tra l’altro, l’invenzione di un nuovo modo di suonare il violino, grazie al fenomeno del terzo suono - i “toni di Tartini” per l’appunto – ovvero della risonanza della terza nota dell'accordo, quando si fanno sentire le due note superiori. Il programma continua con la Sonata in mi minore K 304 di Mozart, parte di un ciclo di sei sonate dedicate alla principessa Maria Elisabetta, e l'unica scritta in tonalità minore, una composizione definita come "evocatrice di un mondo di delicata sensibilità, con le sue linee scarne e le sue maniere esitanti”, espressione eloquente del rassegnato pessimismo al quale i abbandona l'artista salisburghese, deluso dall'esito del viaggio parigino da poco compiuto. Passando, poi, per lo Schizzo per organo solo di Schumann, dove le strutture classiche, ritenute troppo restrittive, vengono sostituite da nuove e suggestive vie, si passa all’Adagio di Bossi - talentuoso organista italiano dell’800 che si distinse per il suo coraggioso tentativo di proporre anche musica strumentale in un contesto ormai dominato dal melodramma -, e alle Variazioni di Rheinberg – prodigioso talento del Lichtestein, indubbiamente il più valido apporto alla musica per organo dai tempi di Mendelssohn, grazie ad un felice amalgama di moderno spirito romantico, di contrappunto magistrale e di stile organistico nobilitato – , per terminare con la Toccata di Coronaro, la Celia per violino ed organo del contemporaneo Valtinoni e “La Valse des Anges” di Julien Bret, autore contemporaneo francese, nonché titolare del grande organo Caville-Coll della Basilica di Bonsecours, che è particolarmente legato alla tradizione dei divertimenti per organo, come si può ben percepire nel brano in programma, magnifica rivisitazione della forma del valzer, in una movimentata altalenanza tra nostalgico e inebriante.

Il concerto, che inizia alle ore 21,00, gode del contributo della Italsabi di Sandrigo ed è intitolato alla memoria di Giuseppe Bidese, fondatore della stessa Italsabi.

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