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«RESPONSABILITÀ FISCALE NEGLI APPALTI? NO, GRAZIE» - Apindustria Vicenza chiede l’abrogazione totale della disciplina


Dopo le dichiarazioni che davano per cosa fatta l’abrogazione della norma sulla responsabilità fiscale solidale negli appalti ora il Governo sembra stia facendo retromarcia.

No, la disciplina sulla responsabilità fiscale negli appalti va abrogata, senza se e senza ma. Il messaggio arriva da Apindustria Vicenza, che all’indomani dell’approvazione del Decreto del Fare non usa mezzi termini per bocciare una regolamentazione sbagliata sotto tutti i punti di vista, che ha favorito il blocco dei pagamenti creando adempimenti paradossali e inutili come le autocertificazioni.



Maggiore burocrazia, quindi, e controllo delegato: quanto di meno le imprese oggi hanno bisogno. Alla vigilia dell’ultimo Consiglio dei Ministri si sperava di voltare pagina: ora sembra invece che il Governo abbia optato per circoscrivere l’abrogazione solamente con riferimento all’Iva, lasciando vigente la disciplina in merito alle ritenute sui redditi da lavoro dipendente. «Sarebbe una vera e propria beffa – tuona il presidente di Apindustria Vicenza, Flavio Lorenzin – poiché l’obbligo dell’autocertificazione rimarrebbe immutato, se nonché limitato alle ritenute e non più anche all’Iva, e gli adempimenti per le imprese non diminuirebbero. Ma soprattutto si continuerebbe ad avallare la possibilità per il debitore di sospendere i pagamenti. Se così fosse il nostro esecutivo dimostrerebbe di non aver capito quali sono i nostri problemi, e perderebbe una grossa occasione per dare un concreto segnale di attenzione verso l’agonizzante mondo delle Pmi».



Si resta comunque in attesa di analizzare il pacchetto effettivo di questo provvedimento, di cui finora si conoscono solo le prime bozze. Certo è che sulle semplificazioni le imprese non faranno passi indietro: la burocrazia italiana ha un peso stimato in 31 miliardi, che negli ultimi anni ha messo in ginocchio molte attività produttive rispetto a competitors internazionali liberi da simili fardelli.



Dopo i primi segnali in arrivo dal Decreto del Fare, che sembra tuttavia contenere diverse misure di facciata, Apindustria confida in un apposito DDL semplificazioni, e in misure più concrete che dovrebbero arrivare dai lavori del “tavolo semplificazioni” presso l’Agenzia delle Entrate, a cui la stessa associazione delle Pmi ha preso parte.

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