LAVORO: Sanzioni in materia di lavoro dopo la conversione in legge del “Destinazione Italia”

Riprendiamo l’argomento affrontato nel Notiziario n. 1/2014, per dare conto delle modifiche apportate in sede di conversione del decreto “Destinazione Italia”[1], avvenuto con Legge 21 febbraio 2014, n. 9, pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 43 del 21 febbraio 2014 ed entrata in vigore il 22 febbraio 2014.

Il succo di questa nota potrebbe essere agevolmente riassunto in poche parole: fermo tutto il resto (o quasi), le sanzioni in tema di orari di lavoro vengono raddoppiate anziché decuplicate. Il commento spontaneo e altrettanto stringato potrebbe essere il seguente: se in poco meno di due mesi si cambia così radicalmente idea sull’entità delle sanzioni, abbiamo la conferma che il Legislatore (quello d’urgenza in questo caso, ossia il Governo) non ha i nervi saldi, non segue una politica del diritto meditata, ma risponde in modo emotivo agli avvenimenti: il riferimento è al triste episodio del rogo di Prato, in cui sono morti 7 operai cinesi, che molti commentatori ritengono sia l’antefatto che indotto il Governo a introdurre l’aggravio sanzionatorio.


[1] Decreto-legge 23 dicembre 2013 n. 145, pubblicato in pari data sulla G.U. n. 300 e in vigore dal 24 dicembre 2013.

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