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INNOVAZIONE E TERRITORIO: DA QUI SI RIPARTE

Apindustria Confimi Vicenza saluta il 2017 con un sorriso. Finalmente, dopo un lungo periodo di recessione, le imprese possono vivere le feste di fine anno in un clima di soddisfazione e rinnovata speranza. L’anno che si avvicina alla conclusione ha segnato una vera ripartenza per il comparto manifatturiero, grazie ad un vero boom delle esportazioni e ad una ripartenza, seppur più tardiva nei tempi e contenuta nelle dimensioni, anche del mercato interno. «Le buone notizie che ci stanno accompagnando verso il nuovo anno – commenta il Presidente, Flavio Lorenzin – sono state frutto di determinazione, tenacia, caparbietà e un lavoro quotidiano instancabile da parte dei nostri imprenditori, che spesso hanno saputo mantenere la necessaria freddezza per resistere ai morsi della crisi, trovando i migliori antidoti: tra questi la capacità di rinnovare, reinventarsi e guardare verso nuovi orizzonti, anche oltre i confini nazionali. Dopo anni o decenni di usanze e abitudini consolidate non è facile rimettersi in discussione, ma molti imprenditori ci sono riusciti». Alla base della rinascita, va riconosciuto, vi sono state anche misure efficaci di sostegno all’impresa: solo negli ultimi anni, dopo indifferenza e appelli lanciati a vuoto, il mondo istituzionale ha saputo aprire gli occhi ed orecchi verso il mondo dell’impresa, iniziando a rispondere con misure economiche mirate alla crescita e all’innovazione. La più importante tra quelle recenti è Industria 4.0, che a breve distanza di tempo dal suo lancio ha già dato i suoi frutti, facendo impennare gli affari soprattutto nel settore delle macchine utensili e dei software di gestione. La cosiddetta “quarta rivoluzione industriale” è partita con il piede giusto, portando a miglioramenti concreti e tangibili nelle performance aziendali, nei processi produttivi, nell’efficienza e nella produttività, come confermato di recente dallo stesso Lorenzin, sostenitore della riforma sin dalle sue prime fasi. Determinanti sono state anche le misure di proroga del super ammortamento del 140% e dell’iper ammortamento al 250% per sostenere gli investimenti in nuovi beni strumentali. Positivo è stato altresì lo stesso credito d'imposta per le spese di formazione nell'ambito di Industria 4.0 e il rifinanziamento della misura Sabatini per agevolare l’accesso al credito sugli stessi beni strumentali: tutte misure di stimolo alla crescita, che in ogni caso devono essere rinnovate per far proseguire lo slancio già ben avviato per tutto il mondo produttivo.Per tutto questo, sulla scia dei risultati soddisfacenti già portati a casa, le imprese manifatturiere possono contare su previsioni positive anche per il 2018. Ma Lorenzin invita i compagni di squadra e di avventura imprenditoriale a non adagiarsi sugli allori: «Siamo all’inizio, si spera, di un periodo fortunato. Sta ad ognuno di noi saper cogliere le opportunità che ci offre il mercato per crescere e consolidarsi. L’evoluzione non è solo necessaria per sopravvivere alle difficoltà, ma anche utile per restare al passo quando l’economia inizia a correre. Per questo il futuro sorriderà soprattutto alle aziende che sapranno fare del rinnovamento non una misura di emergenza, ma una pratica abituale per adattarsi a circostanze sempre nuove. Aziende che oggi, ad esempio, si stanno approcciando a sistemi informatici evoluti, per strutturarsi e intercettare le migliori occasioni offerte dal mercato e dalle politiche economiche». Un’altra raccomandazione di fondamentale importanza per il rappresentante delle imprese manifatturiere rispecchia un valore che Apindustria Confimi Vicenza coltiva da oltre quattro decenni: il legame con il territorio. Legame che si è concretizzato in primo luogo con investimenti mirati in strutture territoriali attraverso il riconoscimento e l’importanza assicurata al lavoro dei diversi mandamenti: Area Berica, Alto Vicentino, Bassano del Grappa, Ovest Vicentino e Vicenza. In tutte queste grandi aree omogenee l’Associazione può contare su gruppi di lavoro affiatati, che negli anni lavorano per costruire una rete di contatti con le istituzioni locali, il mondo della formazione, affiancando gli imprenditori da una prospettiva ravvicinata e agevolata. Il tutto per la stessa finalità: contribuire, se non essere protagonisti, della crescita del proprio territorio. «Siamo consapevoli di vivere e operare in un mondo globalizzato, dove i mercati sono interconnessi tra di loro, e dove le imprese non possono fare a meno di guardare fuori da quelli che fino a ieri erano dei confini marcati e ristretti. Tuttavia continuiamo a credere nel valore dell’appartenenza geografica alla propria terra – insiste il Presidente Lorenzin – perché produrre in loco, nella filiera breve, può comportare anche costi maggiori rispetto a paesi in via di sviluppo, ma può favorire l’occupazione e incentivare i consumi nel proprio territorio, contribuendo a innescare un circolo virtuoso dell’economia locale che alla fine torna a vantaggio della stessa azienda sotto forma di nuovi benefici. Raccomandiamo allora di tenere salde le proprie radici e non farsi attirare da facili occasioni altrove, per continuare a investire nella propria area di appartenenza, che significa in qualche modo investire in sé stessi». Tendenza all’innovazione e legame con le radici: sono questi allora i pilastri da cui riparte Apindustria Confimi Vicenza per rincorrere nuovi traguardi sempre più ambiziosi, in un 2018 che lascia buone prospettive di crescita per le imprese manifatturiere, e allontana sempre di più i fantasmi della crisi che hanno perseguitato il mondo produttivo negli ultimi anni. Un futuro di rinnovata speranza è a portata di mano: non perdiamo questa occasione.
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