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Riccardo Boscolo è Vicepresidente nazionale di Unionalimentari Confapi

“Rafforzare la nostra rappresentanza in Europa e individuare nuovi strumenti per promuovere lo sviluppo della categoria”.
Questi gli impegni prioritari di Riccardo Boscolo, già presidente di Unionalimentari Apindustria Vicenza, entrato nel Consiglio Nazionale di Unionalimentari Confapi ed eletto Vicepresidente della rappresentanza nazionale di categoria.
“Questa nomina  - prosegue Riccardo Boscolo – rafforza la presenza del mondo produttivo vicentino - e di Apindustria stessa - negli organismi di livello nazionale e giunge in un momento complesso per la nostra categoria, che vive la necessità sempre più urgente di tutelare l’elevato standard del prodotto e, nel contempo, di portare sui “tavoli” giusti le esigenze della piccola e media industria agroalimentare”.
Unionalimentari Confapi (Unione Nazionale della Piccola e Media Impresa Alimentare) è un’associazione di imprenditori, circa un migliaio, che tutela e promuove gli interessi economici e sociali delle piccole e medie industrie italiane del settore agroalimentare.
“Si tratta di un ruolo importante- prosegue Boscolo - che ricoprirò avendo ben chiari obiettivi precisi: il nostro settore ha bisogno di assistenza e di strumenti sempre più affinati per permettere alle industrie di essere costantemente aggiornate e non perdere le sfide di un mercato globale. Per esempio, ci stiamo impegnando per certificare il grado di “Sicurezza alimentare” delle imprese associate, in un’ottica di maggior tutela e garanzia dei consumatori”.
“A livello europeo – prosegue Boscolo – riteniamo indispensabile lavorare per il rafforzamento del “tavolo agroalimentare” in seno all’UEAPME (Unione PMI europee), a Bruxelles, allo scopo di porci come interlocutori attivi nella stesura dei regolamenti comunitari in materia e non semplici esecutori di decisioni messe a punto dalle lobby multinazionali”.
“Poi, sarà sempre massimo l’impegno nel favorire la promozione della tipicità del prodotto italiano in Europa e nel mondo, attraverso missioni commerciali collettive e mirate all’incontro, presso le loro stesse sedi, di distributori certificati”.
 “Fondamentale infine – conclude Boscolo - sarà un franco confronto con le organizzazioni distributive, da cui possa scaturire una proficua collaborazione a tutela delle  produzioni “tipiche” e dei produttori, senza ledere le esigenze degli operatori del mercato”.

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