EXTRA GETTITO FISCALE RESTITUITO A CHI PAGA LE TASSE

Comunicato stampa Apindustria Vicenza
Vicenza, 27 marzo 2007
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EXTRA GETTITO FISCALE RESTITUITO A CHI PAGA LE TASSE
L’intervento di Dalla Verde, Presidente Apindustria Vicenza. 

«Siamo per la defiscalizzazione dell’IRAP e l’eliminazione del fenomeno delle riprese».  


E’ in primo piano in questi giorni il dibattito sul surplus di gettito fiscale risultante dall’ultima manovra finanziaria, ovverosia sull’esuberanza delle entrate tributarie rispetto al reale fabbisogno.

 

«Cosa farne? »  è la domanda che molti si stanno ponendo. E le risposte sono già arrivate: da un lato i sindacati preferiscono che venga destinato alle famiglie, per il sostegno dei consumi interni - una posizione questa abbracciata anche dal Presidente del Senato Marini -, mentre, dall’altro, la corrente degli “austeri”, cui appartiene il Ministro Padoa-Schioppa, rilancia di destinare la somma alla riduzione del debito pubblico. Il presidente di Confindustira  Montezemolo, dal canto suo, dà una triplice ricetta, suggerendo di restituire parte dell’extra gettito 2007 alle imprese e ai lavoratori che hanno regolarmente pagato le tasse e destinare l’altra parte alla diminuzione dell’impatto del debito pubblico e al miglioramento delle infrastrutture.

 

«Condividiamo la posizione di Montezemolo”, afferma Sergio Dalla Verde, Presidente di Apindustria Vicenza, “soprattutto per quanto riguarda la ridistribuzione del surplus fiscale tra quanti hanno pagato sempre le tasse: una operazione corretta dal punto di vista economico e onesta dal punto di vista sociale. Mi riferisco alle società di capitali e alle famiglie di queste stesse aziende. Si pensi che, da una recente indagine commissionata da Apindustria Vicenza, emerge che oggi la pressione fiscale sulle piccole e medie imprese grava per oltre un 70% del reddito prodotto: si tratta chiaramente di una situazione inaccettabile ed iniqua, derivante da un esagerato ammontare di oneri fiscalmente indeducibili e dall’anomalia dell’indeducibilità dell’IRAP, una tassa sull’occupazione, particolarmente pesante nei confronti delle aziende subfornitrici che occupano tanta manodopera e che favorisce il fenomeno della delocalizzazione da parte delle imprese manifatturiere».

 

«Il suggerimento di Apindustria – continua Dalla Verde - è che questa distribuzione avvenga prioritariamente attraverso la defiscalizzazione dell’IRAP, con l’obiettivo di arrivare ad una coincidenza tra utile civilistico – quello derivante dalla contabilità ordinaria delle aziende –  e utile fiscale, eliminando così il fenomeno delle riprese, ovverosia di tutti quei costi (auto aziendali, ammortamento terreni industriali, telefoni cellulari,…) che i principi contabili considerano inerenti alle attività aziendali, ma che il fisco ora considera indeducibili».

 

«La ripresa economica è fatalmente legata – afferma Dalla Verde – alla distribuzione della ricchezza, che a sua volta consente di aumentare i consumi. Ma  non si può pensare di produrre e distribuire ricchezza se si soffocano i singoli e le aziende nelle maglie della pressione fiscale, penalizzando gravemente l’attività di coloro che sono la prima fonte di lavoro e di reddito per milioni di cittadini, in particolare in questo momento in cui, ancora una volta, le PMI stanno faticosamente trainando la crescita del sistema economico italiano.»