PMI ORAFE VICENTINE: LA CRISI SI COMBATTE CON LA CREATIVITA’

Comunicato stampa
24 luglio 2007

 
PMI ORAFE VICENTINE: LA CRISI SI COMBATTE CON LA CREATIVITA’ E UNA VISIONE ILLUMINATA DELLA NUOVA REALTA “GLOBALE”

Si è svolta ieri l’assemblea di Unionorafi Apindustria Vicenza: il rilancio passa attraversoil cambiamento. L’Associazione ha promosso un incontro ricco di spunti di riflessione 
Per tornare a crescere occorre cambiare. Cambiare alcune norme nazionali che penalizzano la categoria, cambiare le barriere alle importazioni in mercati strategici, ma non solo: occorre cambiare anche il modo di approcciarsi al mercato e alla professione, imparando ad affrontare le difficoltà da una prospettiva diversa.E’ questo il messaggio lanciato dall’assemblea di Unionorafi Apindustria Vicenza, svoltasi oggi (martedì 24 luglio, ndr.) presso la sede provinciale di Galleria Crispi, alla presenza tra gli altri di Maurizio Castro, Direttore della Fiera di Vicenza. Un messaggio che è stato sintetizzato con efficacia anche da Sebastiano Zanolli, manager e scrittore, il cui intervento ha dato tra l’altro il titolo all’incontro: “Imprenditori d’oro: 10 passi per reinventare il proprio futuro”. Dopo i saluti di Sergio Dalla Verde, presidente di Apindustria Vicenza, a riassumere le difficoltà della categoria e le azioni intraprese dall’Associazione è stato Tranquillo Loison, presidente Unionorafi  Apindustria Vicenza. Per il rilancio della categoria servono infatti riforme, a partire dalla promulgazione di una nuova legge per il settore orafo, in sostituzione di quella attuale, non più al passo con lo sviluppo dei mercati e delle tecnologie, e dall’abrogazione della normativa antiriciclaggio per il settore orafo, che fa cadere sugli operatori del settore l’onere di scoprire se clienti e fornitori sono in regola.Ma questo è solo il primo passo: «A livello comunitario - ha sottolineato Loison - siamo impegnati, assieme alle altre associazioni di categoria, su diversi fronti, come ad esempio il mutuo riconoscimento e la libera circolazione dei prodotti orafi nella UE, l’introduzione del marchio di origine obbligatorio sulla merce importata e la reciprocità di trattamento con i paesi extra-UE per quanto riguarda sia i dazi che le barriere non tariffarie». Battaglie non nuove, che tuttavia iniziano a trovare maggiore riscontro da parte del mondo politico: «Anche grazie all’appoggio dell’Onorevole Sartori, che ringrazio pubblicamente, stiamo ricevendo attenzione dalle strutture comunitarie - spiega Loison - e questo ci fa sperare di riuscire in un prossimo futuro a raccogliere i frutti di questo intenso impegno politico, diplomatico e tecnico».Altri mercati oggetto di particolare attenzione sono gli Stati Uniti: «Abbiamo co-finanziato con le altre associazioni di categoria e ASSICOR uno studio negli USA, ad una società di lobby, per verificare la possibilità di annullare il dazio sulla materia prima nel caso sia stata inviata in conto lavorazione. Queste iniziative costituiscono una risposta concreta ai tanti problemi affrontati dalla categoria, che hanno finito per generare un clima di incertezza e timore nelle imprese. E’ un tema questo che abbiamo affrontato più volte nell’ambito del Consiglio Direttivo di Unionorafi e per questo motivo durante l’assemblea abbiamo voluto evidenziare gli aspetti umani piuttosto che quelli tecnici dell’attuale situazione congiunturale. Per uscire dalla crisi occorre infatti individuare degli strumenti alternativi, che hanno a che fare meno con gli aspetti tecnici e più con quelli umani, nelle risorse che ognuno deve trovare in se stesso». Su questo tema, particolarmente apprezzato è stato l’intervento di Sebastiano Zanolli, che ha così sintetizzato l’attuale momento vissuto dalla categoria orafa e non solo: «Il mondo è diventato contemporaneamente troppo grande e troppo piccolo e oggi richiede nuove qualità come la velocità, la creatività e il coraggio. L’assunto in base per il quale dovremmo aver diritto ad una sicurezza predefinita è tramontato definitivamente, mentre è premiata costantemente l’efficienza delle organizzazioni e dei singoli».

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Ufficio Stampa
 Raffaella M. Sgueglia
APINDUSTRIA VICENZA - Relazioni esterne e comunicazione
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