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CONVEGNO "GIOVANI, POTERE E SVILUPPO: LA SFIDA DEL DEGIOVANIMENTO"

 

Lunedì 6 ottobre, h. 17,30, Sala delle Opere Sociali

Piazza Duomo, Vicenza

 


CONVEGNO "GIOVANI, POTERE E SVILUPPO: LA SFIDA DEL DEGIOVANIMENTO", PROMOSSO DALL'OSSERVATORIO DEI GIOVANI DELL'ECONOMIA D DELLE PROFESSIONI DI VICENZA

 


 

Spunti e riflessioni attorno alla ricerca del Prof. Rosina dell'Università Cattolica di Milano sulla rappresentatività dei giovani nella società italiana


L'Osservatorio "Giovani dell'Economia e Professioni di Vicenza", organizza per lunedì 6 ottobre alle 17.30, presso la Sala delle Opere Sociali in Piazza Duomo a Vicenza, il convegno Giovani, Potere e Sviluppo, la sfida del "degiovanimento". Lo spunto di partenza è la ricerca del Prof. Alessandro Rosina, docente di Demografia all'Università Cattolica di Milano, dalla quale emerge che in Italia esiste un preoccupante e grosso deficit di rappresentatività dei giovani nei vertici, sia in politica che nel settore economico ed culturale, e ciò soprattutto rispetto agli altri paesi europei.

Si cercherà di capire se l'esclusione delle nuove generazioni dai luoghi di rappresentanza sia il frutto di una strategia mirata a proteggere la leadership delle classi dirigenti, oppure se vi è anche un problema legato alla mancanza di stimoli e voglia di fare nei giovani. 


E questo anche grazie alle testimonianze di un significativo gruppo di relatori, tutti "più o meno" giovani ai vertici delle rispettive aree di competenza, quali il sottosegretario all'Economia Alberto Giorgetti, la parlamentare Daniela Sbrollini, il sindaco del Comune di Verona Flavio Tosi, Franco Pianegonda di "Pianegonda srl" e il commercialista Michele Testa, a cui si chiederà se nel loro percorso professionale-formativo abbiano trovato difficoltà legate alla resistenza della classe dirigente a lasciare spazi liberi e quali idee hanno per favorire un maggiore coinvolgimento dei giovani nel sistema Paese.


I giovani italiani risultano avere il minor peso demografico (e quindi elettorale) di tutta Europa, unito alla quota più bassa in fatto di scolarizzazione, occupazione e salari. A ciò si aggiunge che il nostro Paese ha il sistema previdenziale più iniquo per i giovani e il maggior debito pubblico ereditato dalle generazioni precedenti, abbiamo il maggior divario in requisiti e trattamento pensionistico tra le vecchie e le giovani generazioni e si trova l'età media più elevata della classe dirigente (in particolare quella politica). L'Italia è il solo Paese nel quale gli Under 25 sono scesi sotto il 25% sulla popolazione totale. «Il rischio del nostro Paese è che il degiovanimento demografico diventi anche degiovanimento sociale - dice Rosina -, che si verifichi, cioè, una perdita di peso delle nuove generazioni nei vari ambiti rilevanti della vita politica ed economica del Paese. L'arma vincente per combattere la situazione è valorizzare i "pochi" giovani come risorsa sulla quale investire».



Il convegno è patrocinato dalla Camera di Commercio e sostenuto dalla Banca Popolare di Vicenza e prevede, dopo l'introduzione del coordinatore Luca Tomasi, il saluto del vicesindaco del Comune di Vicenza Alessandra Moretti. La moderazione è affidata a Luca Ancetti, direttore di TVA Vicenza. L'ingresso è libero e aperto al pubblico.

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