Recepita nel decreto semplificazioni una modifica proposta da Apindustria

Comunicato stampa, 29 marzo 2012

Recepita nel decreto semplificazioni una modifica proposta da Apindustria

 

“SPESOMETRO”: SI PROFILA UNA SOLUZIONE EQUILIBRATA PER IL SECONDO APPUNTAMENTO DEL 30 APRILE

Il primo appuntamento con la comunicazione dei dati utili ai fini dello “spesometro” (scaduto il 31/1/2012) ha riguardato l’anno 2010, relativamente alle operazioni soggette ad obbligo di fatturazione superiori ad € 25.000. Secondo Filippo De Marchi, Presidente di Apindustria Vicenza: «Le aziende, si sono giustamente lamentate delle numerose contraddizioni che derivano dall’analisi dei ben 4 provvedimenti (di cui tre riscritture) 1 circolare e 5 note al riguardo dell’Agenzia delle Entrate nonché dell’eccessiva complessità imposta dall’individuazione e selezione retroattiva delle fatture, relative ai cosiddetti contratti collegati, a quelli con corrispettivi periodici o anche, più semplicemente, alle fatture di acconto e saldo».

Per il secondo appuntamento in scadenza il prossimo 30 aprile e relativo all’anno 2011, la soglia di esonero scende (per le operazioni soggette ad obbligo di fatturazione) ad € 3.000, ma non si tratta di una semplificazione, bensì di un’amplificazione esponenziale dei problemi gestionali degli operatori.

«Apindustria - prosegue De Marchi - ha denunciato tali difficoltà che hanno peraltro trovato riscontro in un’interrogazione presentata lo scorso 30 gennaio dall’On. Calearo Ciman nonché in una modifica normativa inserita nel decreto semplificazioni. La citata modifica normativa, però, vale per le operazioni effettuate da gennaio 2012 lasciando normativamente scoperta la prossima scadenza relativa al 2011, come conferma la risposta al “question time” dello scorso 28 marzo» . 

Notizie positive, tuttavia, sono rinvenibili dalla nuova versione 2.01 del software comunicativo messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate che, diversamente dalle versioni precedenti, non inibisce più l’inserimento anche di operazioni inferiori alla citata soglia. «In questo modo - conclude De Marchi - è stata finalmente trovata una soluzione equilibrata che, per il 2011, consente di limitare al massimo l'aggravio per gli operatori e superare, nel contempo, le numerose e contrastanti questioni interpretative».

Le aziende, infatti, laddove lo riterranno più agevole potranno scegliere di comunicare anche le fatture inferiori alle soglie previste dal provvedimento evitando, così, le troppo complesse analisi circa l’interpretazione contrattuale delle operazioni fatturate che portano all’aumento esponenziale di tempi e costi gestionali.