ERRORI NEL VERSAMENTO DEI TRIBUTI: MAI PIÙ SANZIONI SPROPORZIONATE

ERRORI NEL VERSAMENTO DEI TRIBUTI: MAI PIÙ SANZIONI SPROPORZIONATE

Successo per l’ufficio fiscale di Apindustria Vicenza, che ottiene il ravvedimento dall’Agenzia delle Entrate: ora la penale si applica solo sulla differenza da versare

Un grande risultato in materia di tassazione è stato ottenuto dall’ufficio fiscale di Apindustria Vicenza, uscito vincitore da una segnalazione alla Direzione Regionale delle Entrate sul problema delle sanzioni sproporzionate rispetto agli errori di pochi euro commessi nel versamento dei tributi.

La battaglia ebbe inizio il 23 luglio 2012, quando il presidente di Apindustria Vicenza ha presentò un’istanza di consulenza giuridica alla D.R.E. del Veneto per sollecitare una soluzione contro il grave comportamento mai sottaciuto degli uffici provinciali, che pretendevano sanzioni piene a fronte di miseri errori di calcolo. Il caso più eclatante fu la cartella esattoriale di 22 mila euro imposta per un caso di carenza di 96 euro su un versamento di 74 mila. Il successivo 27 agosto 2012 la D.R.E. comunicò agli uffici dell’associazione di categoria di aver inoltrato la questione alla Direzione centrale di Roma. Apindustria iniziò così a premere anche sulla capitale, inoltrando a chi aveva in mano l’argomento le sentenze di merito che, su casi simili a quello denunciato, sono via via uscite durante l’anno. Compresa naturalmente la sentenza di primo grado che ha dato ragione all’associata di Apindustria Vicenza, e dalla quale ha preso spunto l’azione dell’Ufficio fiscale.

Negli ultimi giorni è arrivato il giusto epilogo, con l’Agenzia che ha sposato (nella C.M. 27E) una delle tesi sostenute nel documento di Apindustria: il ravvedimento potrà ritenersi perfezionato proporzionalmente al quantum corrisposto, e la sanzione piena potrà essere applicata solo sulla differenza anziché su l’intero importo da versare, come pretendevano invece gli Uffici. La circolare della Direzione centrale ha annunciato altresì una prossima modifica alle procedure di controllo automatizzato che, attualmente, non sono in grado di scovare queste situazioni, anche se nel frattempo gli uffici saranno comunque invitati a usare, si fa per dire, penna e calcolatrice, oltre che il buon senso. La Direzione centrale, infine, invita gli Uffici locali ad abbandonare il contenzioso pendente: aspetto di interesse per l’associata di Apindustria, che dopo aver vinto il primo grado è stata costretta a costituirsi in giudizio per affrontare il ricorso in appello formulato dall’ufficio vicentino della Direzione delle Entrate.

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