SUI VOUCHER, È PREVALSA L’ISTERIA!

L’opinione di Flavio Lorenzin, presidente di Apindustria Confimi Vicenza
Apprendiamo dai media che il Governo ha varato oggi un decreto legge che segna la fine del lavoro accessorio, introdotto nel 2003 dalla Riforma Biagi, mentre fino a pochi giorni fa l’idea era di limitarne l’uso ai privati.
“Siamo all’assurdo – dichiara Flavio Lorenzin – ossia esattamente alla situazione paradossale di buttare via il bambino insieme con l’acqua sporca. Che la normativa sui voucher dovesse essere modificata per evitare abusi, era concetto universalmente accettato, ma giungere alla totale cancellazione è un esito incredibile e aberrante”.
Il leader delle PMI vicentine, come tanta parte delle rappresentanze datoriali, esprime totale sconcerto a fronte dell’annunciata soppressione di uno strumento che ha fatto emergere dal nero le prestazioni lavorative marginali. “Si pensa forse che la cancellazione totale del lavoro accessorio porterà all’assunzione regolare, con contratto a tempo indeterminato, di tutti i lavoratori finora pagati coi voucher?”, si chiede Lorenzin.

Evidentemente non c’è alcuna logica nell’andamento oscillante del Legislatore, che fino a pochi mesi fa ha incentivato senza remore l’utilizzo del lavoro accessorio e ora lo sopprime brutalmente. “Questa vicenda – chiosa Lorenzin – induce il sospetto inquietante che il Governo affronti le politiche del lavoro senza alcuna linea riformatrice chiara, facendo giravolte a 180 gradi per calcoli imperscrutabili legati ad equilibri contingenti. Questo Paese non ha più la bussola! E se non c’è più la bussola, mi viene in mente quello che scriveva più di 700 anni fa il nostro più grande Poeta:
Ahi serva Italia, di dolore ostello
nave sanza nocchiere in gran tempesta
non donna di province, ma bordello!”



Vicenza, 17 marzo 2017