MECSPE | Lorenzin (Confimi Meccanica): "2 aziende su 3 operano in conto terzi, facciamo rete per affrontare i mercati internazionali”

Lorenzin (Confimi Meccanica): “2 aziende su 3 operano in conto terzi, facciamo rete per affrontare i mercati internazionali”
A MECSPE, il convegno di Confimi Meccanica sul futuro delle relazioni industriali
“Costruire reti di filiera per proporsi all’estero come unico interlocutore, aiutando da una parte le pmi meccaniche a esportare e, dall’altra, favorendo i clienti internazionali nell'individuazione di più partner qualificati già strutturati e connessi tra loro”. È uno dei messaggi che Flavio Lorenzin, presidente di Confimi Meccanica, ha sottolineato in occasione del convegno “L'industria meccanica: il futuro delle relazioni industriali è già qui. Welfare, territorio e geopolitica” promosso e organizzato all’interno di MECSPE fiera dedicata al settore manifatturiero e presso la quale Confimi Meccanica ha deciso di partecipare con un proprio spazio espositivo istituzionale.“Del resto, in campo meccanico quasi 2 aziende su 3 operano in conto terzi, proporsi insieme supererebbe quei limiti di dimensione aziendale, di penetrazione in alcuni mercati, di tempistiche”. “Oggi più che mai il rapporto di lavoro con i propri collaboratori – ha spiegato Lorenzin facendo un affondo sul contratto di categoria che Confimi Meccanica firma con FIM-CISL e UILM-UIL – vede nella retribuzione solo uno dei tanti fattori di discrimine. L’attenzione è sempre più rivolta alle azioni di welfare, alla conciliazione dei tempi con la vita privata, alla sanità integrativa”.
Una dichiarazione che ha trovato d’accordo anche gli altri ospiti del convegno, in primis nelle parole espresse da Emmanuele Massagli presidente Adapt intervenuto ai lavori con un video messaggio e poi da Dario Montanaro, presidenza ANCL associazione consulenti del lavoro che ha visto il suo intervento introdotto dal quesito “Oggi il salario va valutato come opportunità e non come limite?”
E se delle opportunità e dei punti di forza del contratto e del correlato fondo di sanità integrativa hanno parlato per lo più Luca Colonna, segretario Nazionale Uilm-Uil e Emanuele Fantini, presidente PMI Salute, gli scenari sullo stato di salute dell'industria meccanica hanno trovato anche altre cornici.
Costi e approvvigionamento delle materie prime, ad esempio, che oggi molto condizionano le imprese mettendole a rischio in termini di competitività (e in alcuni casi di sopravvivenza) sono stati al centro dell'intervento di Donato Gianantoni, referente Analisi e trend di mercato Adaci“In questo contesto le Imprese stanno definendo i budget per il 2022 con grandi incertezze sulle prospettive di recupero dei maggiori costi subiti nell’anno in corso e i timori che l’aumento dell’inflazione, che ormai caratterizza le principali economie mondiali, possa provocare una frenata nella ripresa dei consumi come già sta avvenendo nel settore automobilistico”.

Bologna, 24 novembre 2021    

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