entry
Skip to main content

LINEE GUIDA SOTTO SOGLIA - PARERE CONSIGLIO DI STATO

Si comunica che è stato pubblicato il parere del Consiglio di Stato sulle Linee guida ANAC relative alle “Procedure per l’affidamento dei contratti pubblici di importo inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria, indagini di mercato e formazione e gestione degli elenchi degli operatori economici”.
Si tratta di un parere sostanzialmente positivo ma con la precisazione da parte del CdS, nella parte iniziale del provvedimento, che “Le linee guida sull’affidamento dei contratti pubblici sotto-soglia possono essere annoverate tra le linee guida dell’ANAC non vincolanti”: questo significa che se le stazioni appaltanti intendono discostarsi da quanto disposto dalle linee guida ANAC in questione, possono farlo adottando un atto adeguatamente e puntualmente motivato, anche a fini di trasparenza, che indichi le ragioni della diversa scelta.

Si tratta di un’importante precisazione, in quanto le linee guida in argomento sono espressamente previste dall’articolo 36, comma 7 del nuovo Codice alla stregua di una provvedimento di attuazione di carattere generale.

Quanto ai contenuti del parere, il CdS ha sollevato alcune obiezioni sul rischio di appesantire alcune procedure, soprattutto quelle di minore importo: il riferimento è agli obblighi di motivazione che l'ANAC impone alle PA per giustificare la scelta della procedura semplificata. Nello specifico.

- appalti < 40.000 euro: «Trasparenza, sintetica indicazione dei motivi e rapidità della procedura non sono in contraddizione».

In questa direzione va l'invito a escludere dagli obblighi di motivazione o da «particolari adempimenti» gli acquisti di «modico valore» (il parere dice «ad esempio sotto i mille euro»). Sotto la soglia dei 40.000 euro, lo si ricorda, i lavori sono assegnabili in via diretta, e il CdS suggerisce che lo stringente obbligo motivazionale imposto dall’ANAC valga soprattutto nel caso di appalto riassegnato all'impresa uscente, precisando che appare non sufficiente imporre un “onere motivazionale più stringente in questi casi, quando, invece, dovrebbe darsi conto del carattere del tutto eccezionale sia la reiterazione dell’invito alla procedura, sia il riaffido dell’appalto allo stesso operatore economico (principio di rotazione sancito specificamente all’art. 36, comma 1). «Assai spesso è proprio negli affidamenti all'operatore uscente che il fenomeno corruttivo si annida nella sua dimensione meno facilmente accertabile». (Si segnala che proprio in merito all’argomento, l’ANAC con delibera n. 917/2016, pubblicata negli ultimi giorni, precisa le sorti dell’affidatario uscente in applicazione della rotazione: l’invito non va esteso all’uscente salvo motivare la decisione contraria per ragioni di competenza nell’esecuzione a regola d'arte del precedente contratto).

- appalti di importo compreso tra 150.000 e 1.000.000 di euro: si ribadiscono le sollecitazioni relative agli oneri di motivazione a carico delle stazioni appaltanti. Si precisa in particolare che nell’ottica generale di privilegio della trasparenza, della pubblicità e dei relativi strumenti informativi, preventivi ma soprattutto successivi alle procedure, dovrebbe essere oggetto di specifica valutazione da parte dell’ANAC, se anche per gli affidamenti per tali importi non debba essere introdotto un principio generale di motivazione preferibilmente con riguardo alla fase dell’affidamento e quindi dell’individuazione dell’aggiudicatario e non tanto, dunque, rispetto alla fase a monte della scelta della procedura (semplificata od ordinaria).

- scelta del contraente: il CdS specifica che andrebbe fornita, in tema di criteri di aggiudicazione, una specifica indicazione sull’ambito di applicazione del criterio del prezzo più basso e del criterio dell’OEPV, coordinando gli spazi per il criterio del prezzo più basso lasciati dall’art. 95 per gli affidamenti sotto soglia, e comunque coordinando le dette indicazioni con le linee guida adottate dall’ANAC sull’OEPV.

Sono ormai 4 le Linee guida ANAC che hanno concluso l’iter di approvazione (Rup, OEPV, servizi di ingegneria, sottosoglia), mentre restano ancora al vaglio del Consiglio di stato gli indirizzi relativi a direttore lavori e direttore dell'esecuzione (che dovranno poi essere adottati con un decreto MIT) e quelli sulle commissioni di gara esterne alle stazioni appaltanti.
  • Creato il .
Save
Cookies user preferences
We use cookies to ensure you to get the best experience on our website. If you decline the use of cookies, this website may not function as expected.
Accept all
Decline all
Read more
Analytics
Tools used to analyze the data to measure the effectiveness of a website and to understand how it works.
Matomo
Accept
Decline