Focus su viabilità e politiche abitative. Stefano Brunello, Presidente del Mandamento Alto Vicentino di Apindustria Confimi Vicenza

Apindustria. Il presidente del Mandamento Alto Vicentino Stefano Brunello

Focus su viabilità e politiche abitative

La brusca frenata dell’economia continentale non poteva non farsi sentire anche nell’Alto Vicentino, uno dei territori più densamente industrializzati di tutta Europa e con una fortissima vocazione all’internazionalizzazione. Così - metaforicamente - un battito d’ali di farfalla in Cina, piuttosto che negli Stati Uniti o in Germania, si avverte forte e chiaro nella zona industriale di Schio.

In che modo lo spiega Stefano Brunello, presidente del Mandamento Alto Vicentino di Apindustria Confimi Vicenza: «La realtà del momento è che molte aziende stanno differendo i nuovi investimenti, sia in beni strumentali sia in attrezzature, e questo per il nostro distretto manifatturiero, che lavora soprattutto nell’ambito della subfornitura, ha effetti pesanti. E in modo speculare molte aziende anche del nostro territorio hanno rallentato nello sviluppo di nuovi progetti, concentrandosi semmai sullo smaltire le scorte di magazzino fatte durante e subito dopo il Covid».

Del resto non è un momento facile per il credito alle imprese…

«Assolutamente: la BCE anche recentemente ha scelto di mantenere invariato il tasso di interesse di riferimento, che è il più alto dagli ultimi 25 anni e questo chiaramente colpisce sia i mutui, sia gli investimenti delle aziende.  C’è tanto ottimismo per le opere legate al PNRR, ma la maggior parte degli interventi si concretizzerà il prossimo anno. Così non stupisce che alcune aziende del territorio già da sei mesi siano in cassa integrazione il venerdì».

Nel frattempo rimane il problema della manodopera.

«Sì, il tema resta molto sentito nonostante il rallentamento della produzione perché c’è un’enorme questione legata al ricambio generazionale: mancano i giovani che sostituiscono chi sta andando in pensione o lo farà a breve ed il problema è destinato ad acuirsi per effetto della crisi demografica: un tempo era difficile per le scuole trovare le aule, oggi al contrario “scompaiono” intere classi da un anno all’altro. Proprio per questo motivo come Associazione abbiamo organizzato l’iniziativa “Aziende Aperte”: per sensibilizzare i ragazzi sulle opportunità offerte dalle aziende del territorio, non solo sul piano meramente lavorativo ma anche in termini di autorealizzazione e soddisfazione personale».

Un’altra questione sempre aperta è la viabilità.

«La Pedemontana ha finalmente risolto il collegamento con il Trevigiano, ma resta il problema del traffico congestionato tra Thiene e Schio: è una questione certo non nuova, ma ultimamente la situazione è addirittura peggiorata. L’auspicio è che è venga trovata finalmente una soluzione, ad esempio creando un nuovo innesto nella Valdastico direttamente con la Bretella Schio-Thiene, perché molto del traffico su questa arteria è dovuto al casello unico di Thiene».

Si va verso le elezioni in molti Comuni. Quali sono le richieste delle imprese?

«Sicuramente proprio la viabilità è una delle questioni che stiamo chiedendo ai candidati sindaci di affrontare. Un’altra riguarda gli alloggi: le Amministrazioni Comunali devono impegnarsi a recuperare i tanti edifici inutilizzati che ci sono e metterli a disposizione dei lavoratori provenienti da altri territori, italiani o stranieri; stiamo chiedendo soprattutto di risolvere questa problematica, perché oggi spesso molti rinunciano ad una posizione lavorativa anche di qualità nelle nostre aziende per l’impossibilità di trovare un alloggio. Questi temi, viabilità e politiche abitative, dimostrano che anche le amministrazioni locali possono fare molto per sostenere le imprese del territorio».

Testi tratti da Focus Economia Schio de Il Giornale di Vicenza
29 Marzo 2024