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La resilienza delle PMI e la coesione del territorio. Lorena Piazza, Presidente Mandamento di Bassano del Grappa.

 

La resilienza delle PMI e la coesione del territorio 

Le aziende bassanesi vogliono superare le difficoltà del mercato attuale e per farlo puntano sulle loro caratteristiche di resilienza e capacità di innovare. «Conosciamo tutti il contesto di grande incertezza attuale - commenta Lorena Piazza, presidente del Mandamento di Bassano del Grappa di Apindustria Confimi Vicenza - lo viviamo come imprenditori e come persone, tutti i giorni. I conflitti in atto influenzano l’economia mondiale, rendono gli investitori più attenti e i consumatori, sia interni che esteri, più prudenti. C’è stata una riduzione degli ordini trasversale un po’ a tutti i settori, che ha portato la produzione manifatturiera a diminuire rispetto allo scorso anno. Nelle ultime settimane vediamo una ripresa degli ordini dall’estero, ma occorre tempo per capire se siano necessità isolate o i primi segni di una ripresa effettiva. È un contesto oggettivamente difficile che le aziende del territorio stanno affrontando con la consueta caparbietà e cercando strade creative per riposizionarsi sul mercato. Chi nel tempo ha saputo innovare oggi si trova in una posizione di vantaggio e viene premiato, tracciando un esempio da seguire per tutti».

Eppure le aziende continuano a lamentare una carenza di personale.

«Sembra un paradosso ma la situazione è questa: c’è estrema richiesta di personale specializzato, saldatori, operatori di macchine a controllo numerico e così via. Per porvi rimedio si stanno facendo molti sforzi e su questo anche noi come Associazione ci impegniamo attivamente. Organizziamo attività di orientamento rivolte alle scuole e cerchiamo di far conoscere la moderna realtà del manifatturiero ai giovani e alle loro famiglie. I ragazzi devono vedere le aziende come un luogo di lavoro ma anche di autorealizzazione e sapere che oggi le imprese danno spazio alle persone e possibilità di crescita. Allo stesso tempo occorre rendere più stretto il rapporto tra scuola, insegnanti e mondo delle imprese, e per questo come Associazione abbiamo organizzato corsi rivolti agli insegnanti degli istituti tecnici e professionali, affinché ciò che viene insegnato in aula sia più vicino alla realtà delle aziende. Per quanto riguarda invece la formazione extra scolastica, voglio ricordare il primo corso in provincia specifico per richiedenti asilo, promosso proprio dalla nostra Associazione, partito questa settimana. Una grande opportunità di integrazione culturale oltre che lavorativa».

La frana sulla Valsugana ha riportato l’attenzione sulla viabilità.

«Sicuramente la Pedemontana è stata una svolta importante ma resta la grande criticità dei collegamenti verso nord: il Trentino e soprattutto la Germania, che rimane il nostro principale partner commerciale. È necessaria una soluzione, e sotto questo aspetto la prosecuzione della Valdastico verso Nord sarebbe un’opera strategica per le imprese del bassanese. In ambito locale, chiediamo ai Comuni di lavorare su tutti quei punti della viabilità del territorio che contribuiscono a creare incolonnamenti.».

Presto in molti Comuni si andrà al voto: quali sono le richieste delle PMI del territorio?

«Insieme all’attenzione per la viabilità, i temi sono sempre gli stessi, perché mai realmente risolti. Per primo lo snellimento della burocrazia, che oggi rende estremamene complicato fare impresa così come progettare nuovi investimenti. E poi c’è il tema della tassazione, anche a livello locale: le aziende ormai hanno contenuto fino all’osso i propri costi per conservare delle marginalità che poi vengono erose dalle tasse».

Finora abbiamo parlato soprattutto di problemi, c’è dunque da essere pessimisti?

«Al contrario. Occorre realismo nel leggere il mercato, ma non dobbiamo dimenticare che quando ci sono delle difficoltà essere una PMI è un punto di forza, perché le piccole e medie imprese sono caparbie e hanno una grande capacità di adattamento: la loro resilienza fa sì che possano continuare a operare affrontando anche grandi cambiamenti dello scenario. Un altro aspetto positivo è la grande coesione nel territorio, la volontà di collaborare su temi comuni e creare benessere sul territorio. Questo è fondamentale, a maggior ragione considerando che imprese e territorio sono un tutt’uno: le aziende stanno bene quando stanno bene le persone che ci lavorano».

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