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Unionorafi in assemblea, si parlerà di antiriciclaggio

COMUNICATO STAMPA
APINDUSTRIA VICENZA


Unionorafi IN ASSEMBLEA. SI PARLERA’ ANCHE DI ANTIRICICLAGGIO.

Giovedì 6 luglio, alle ore 17, nella sede di Apindustria Vicenza, l’appuntamento per le oltre 200 aziende della categoria. Claudio Tomassini, direttore di Confedorafi, parlerà delle criticità delle nuova legge sull’antiriciclaggio.  


La categoria Unionorafi Apindustria Vicenza, che conta oltre 200 piccole medie imprese del settore, si raccoglie in assemblea giovedì 6 luglio, alle 17, nella sede associativa di Galleria Crispi 45.

Sarà l’occasione per fare  il punto della situazione, ma anche per affrontare un approfondimento sulla nuova normativa antiriciclaggio.

“Una legge che, entrata in vigore il 22 aprile scorso, sta creando non pochi problemi alle imprese - sottolinea il presidente Tranquillo Loison, alla guida oltre che della categoria provinciale, anche di quella nazionale, Unionorafi  Confapi.

“Come categoria  - prosegue Loison - condividiamo pienamente le finalità della legge, cioè contrastare le attività illecite, ma  così come è formulata, la norma presenta per le piccole e medie imprese sia costi pesanti in termini economici e burocratici, sia oggettive difficoltà applicative, soprattutto perché non tiene presente che il 70% del nostro fatturato deriva da commercio con l’estero per il quale la normativa non dà soluzioni adeguate”. 

“La nuova legge - spiega Loison  -  è ricalcata su quella a suo tempo emanata per le banche e pertanto risulta molto difficile poterla trasporre nella concreta realtà del settore che, lo ricordiamo, è l’unico comparto produttivo coinvolto. Non dimentichiamo inoltre che  la direttiva europea alla quale la legge fa riferimento, è di più facile attuazione e più logica: si occupa solo delle operazioni di vendita diretta e pagamento in contanti”.

 “L’Assemblea di categoria - prosegue Loison – ci sembra l’occasione più adeguata per far conoscere agli imprenditori questa normativa: sarà Claudio Tomassini, direttore di Confedorafi  e uno dei maggiori esperti italiani di normative del settore orafo, ad illustrarne, nel corso dell’assemblea, le novità,  ma anche i punti di debolezza e di criticità”. 

“Tutte le associazioni nazionali del settore orafo, gioielliero ed argentiero, congiuntamente e in maniera unanime, hanno già espresso forte preoccupazione: abbiamo chiesto ai Ministri competenti una proroga ed una modifica normativa e all'Ufficio Italiano dei Cambi di fornirci dei precisi chiarimenti operativi. Confidiamo che si possa procedere a queste azioni in tempi brevi perché il problema delle imprese è urgente. Gli imprenditori devono poter continuare a fare il loro mestiere e non possono trasformarsi in burocrati: in particolare, tutti i colleghi lamentano come questa norma non tenga conto della documentazione contabile e fiscale che già le imprese conservano anche ai fini di eventuali controlli”.

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