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“NOI CREDIAMO NELLE DONNE. La forza della poliedricità” - post convegno

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Comunicato stampa, 22 aprile 2010

Schio, 21 aprile 2010, ore 18,00, presso lo Spazio ex Lanificio Conte

“NOI CREDIAMO NELLE DONNE. La forza della poliedricità”

Una tavola rotonda per riflettere sul ruolo delle donne, protagoniste invisibili della trasformazione del sistema socio-produttivo del momento: su di loro bisogna puntare per creare un futuro migliore e una vita più qualitativa per tutti.

Globalizzazione, economia oscillante, finanza in crisi, nuovi ruoli sociali... Il mondo in cui viviamo cambia rapidamente ed è in continua evoluzione. Le certezze di un tempo sono più o meno tutte in frantumi e bisogna urgentemente rivedere equlibri e le diverse realtà. In questo nuovo quadro, buio, se vogliamo, ma anche stimolante, perché portatore necessariamente di idee nuove, è necessario un ripensamento dei processi relazionali e una ridiscussione delle visioni di fondo che regolano le leggi del mercato e del capitale: vanno messe a fuoco le complesse relazioni che intercorrono tra condizioni di lavoro e condizioni di vita, per ritrovare un nuovo senso del vivere. Senza sondare questo terreno che riguarda gli affetti, la cura, le relazioni, il tempo, il simbolico – terreni per tradizione prettamente femminili –, difficilmente potremo fare uscire dal privato questioni che sono invece centrali per il funzionamento del sistema economico e della convivenza civile. Problemi non specificatamente femminili, dunque, ma che riguardano la sfera pubblica, e che richiedono spazi di riflessione e di negoziazione.

La Tavola Rotonda “NOI CREDIAMO NELLE DONNE. La forza della poliedricità”, organizzata da Apindustria Vicenza, mercoledì 21 aprile alle 18,00, presso lo Spazio Lanificio Conte a Schio (VI), nella cornice del Festival delle Città Impresa, ha avuto lo scopo di fare il punto proprio su questo, partendo da una premessa di base: crisi o non crisi, le donne hanno sempre dovuto rimboccarsi le maniche tra impegni di lavoro e doveri familiari e forse prorpio per questo – come emerge, dati alla mano, un po’ in tutta Europa - le aziende guidate da donne pare che abbiano hanno retto meglio la crisi.

E poi c’è l’aspetto emozionale della gestione delle cose, che in sè è il plusvalore di cui sono dotate le donne: qualcosa che in passato era visto in un’ottica negativa, quasi che le emozioni rovinassero la pragmaticità dell’economia e della amministrazione, politica e aziendale, ma che oggi, rivalutato, assume un significato diverso, forte di una secolare esperienza relazionale. Molto raramente l’attenzione degli economisti, per le variabili sociali e psicologiche, si è spinta fino a prendere in considerazione l’linfluenza delle emozioni sulle decisioni degli agenti economici. Emozioni che svolgono un ruolo non trascurabile nella determinazione del comportamento sociale ed economico. Oggi, nuove espressioni linguistiche, come intelligenza emozionale, la macchina delle emozioni, economia emozionale rimandano, invece, a nuovi modelli di comportamento, a nuove gerarchie e a nuove classificazioni.

Le donne, quindi, sono l’elemento “in più”, la chiave di volta vincente per muovere nuovi equilibri. E più si inseriscono nel mondo del lavoro, più muovono lavoro. Il fatto che sempre più donne lascino l’ambiente familiare per gran parte della giornata, infatti, le toglie dalle cure domestiche e crea la necessità di nuovi posti di lavoro nel sociale, per sanare l’assenza femminile nelle cure genitoriali o parentali. Ma perché tutto ciò avvenga bisogna che cambi la cultura e la cultura può cambiare se aiutata dalla politica, con una legislazione dedicata e proposte mirate.

A parlare di tutto questo quattro relatori d’eccezione: il professor Ferdinando Azzariti, autore del libro “Il capitalismo delle emozioni”, Rita Assogna, presidente di ITWIIN (Italian Women Inventors and Innovators Network), l'Associazione Donne Italiane Inventrici e Innovatrici, Monica D’Ascenzo, scrittrice e giornalista de Il Sole 24 ore, autrice del libro Donne sull’orlo della crisi economica” (assente a causa del blocco aereo post nube vulcanica , ndr), e Morena Martini, Assessore provinciale alle politiche del lavoro, insieme a Giuseppina Grimaldi, coordinatrice del gruppo APID di Apindustria Vicenza

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