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FISCO PREVEDIBILE: GIÙ LE MANI DALL’AUMENTO DEGLI ACCONTI !


[Vicenza, 10 giugno 2015] Aumento acconti IRES/IRPEF e IRAP? Non lo si pensi nemmeno per scherzo, “sbotta” Flavio Lorenzin, presidente Apindustria Confimi Vicenza. La soluzione alla bocciatura comunitaria del reverse charge per le forniture alla GDO non può tradursi nell’ennesima riproposizione del classico aumento degli acconti in autotassazione.
L’aumento delle accise sul carburante (clausola di salvaguardia prevista dalla legge di Stabilità a presidio della paventabile bocciatura comunitaria, ndr) va indubbiamente scongiurata ed apprezziamo, quindi, l’impegno annunciato le scorse settimane dal Governo per evitare tale conseguenza. La soluzione, però, non può passare per il solito prelievo bancomat propinato sui conti di contribuenti e imprese. Gli acconti in autotassazione corrispondono già al 100% dell’imposta dovuta l’anno precedente. Una misura che eccede il 100% (che non sarebbe una novità poiché già ampiamente utilizzata dagli esecutivi di tutti gli schieramenti politici, ndr) diventerebbe un deprecabile “prestito forzoso” che danneggia i già critici equilibri finanziari delle PMI. Prestiti forzosi che vanno tutti eliminati, a partire dall’ignobile disciplina sull’indeducibilità temporanea degli interessi passivi eccedenti 30% del Rol. Per inciso, conclude Lorenzin, i decreti attuativi della delega fiscale potrebbero essere un’ottima occasione per eliminare tale abominio che, ricordiamolo, fu una misura introdotta nel 2008 per “spalmare” su tutte le PMI il gettito che prima era “assicurato” dalla disciplina sulla thin capitalization che interessava solo le grandi imprese.
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