entry
Skip to main content

DDL BILANCIO PROMOSSO CON RISERVA DA APINDUSTRIA: «TROPPI ADEMPIMENTI E POCA LIQUIDITÀ PER LE IMPRESE»

Apindustria Confimi Vicenza continua a seguire con attenzione i lavori sul DDL Bilancio: una manovra considerata in linea generale sostanzialmente condivisibile, in un contesto che vede una leggera ripresa ancora non consolidata. Fanno però eccezione alcune misure riguardanti semplificazioni e adempimenti, come segnalato anche lo scorso 6 novembre attraverso Confimi Industria davanti alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, riunite in seduta comune. «Positiva è l'iniziativa che favorisce l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro attraverso uno sconto triennale dei contributi previdenziali pari al 50% - premette il Presidente Flavio Lorenzin – così come apprezzabili sono la proroga della disciplina dell'iper e del super ammortamento, e la sterilizzazione delle clausole di salvaguardia dell'aumento delle aliquote Iva. Bene anche il credito d'imposta per le spese di formazione nell'ambito di Industria 4.0 e il rifinanziamento della misura Sabatini per agevolare l’accesso al credito sui beni strumentali, seppure con l'incognita delle osservazioni della Commissione UE in merito all’impatto su concorrenza e mercato».
Tuttavia, anche in qualità di Vicepresidente Confimi con delega nazionale su fisco e semplificazioni, Lorenzin rimarca un giudizio ancora negativo nel versante semplificazioni e adempimenti fiscali, in una fase in cui appaiono inopportune le ulteriori accelerazioni che si vogliono imprimere alla trasmissione dei dati, oltre che inaccettabili le misure che mirano a sottrarre liquidità alle imprese stringendo sul diritto dei contribuenti di recuperare i propri crediti. «Non possiamo accettare l’imposizione di semplificazioni, come la fatturazione elettronica già dal 2019 – tuona Lorenzin – anziché accompagnare le imprese verso l’adesione volontaria e massiva con misure specifiche di sostegno. Inaccettabili sono quindi la crescita degli adempimenti, che arrivano in totale a 16, e la linea dura sulle sanzioni, che colpirà come un evasore non solo chi non rispetterà il nuovo formato ma anche il relativo cliente che non denuncerà l’inottemperanza». Negativa, infine, la mancata introduzione dei correttivi alla stretta sulla detrazione dell’Iva imposta dalla manovrina dello scorsa primavera: «Ci aspettiamo interventi correttivi dal Parlamento in grado di ricondurre in termini di equilibrio la questione della detrazione per le fatture di fine anno – conclude Lorenzin – altrimenti si profila il rischio concreto di infrazione comunitaria per le le violazioni al principio di neutralità, proporzionalità ed equivalenza sono già state denunciate alla Commissione Europea dalla nostra associazione e dai commercialisti».
Vicenza , 17 novembre 2017
Save
Cookies user preferences
We use cookies to ensure you to get the best experience on our website. If you decline the use of cookies, this website may not function as expected.
Accept all
Decline all
Read more
Analytics
Tools used to analyze the data to measure the effectiveness of a website and to understand how it works.
Matomo
Accept
Decline