Novità legge di bilancio 2025. Le osservazioni di Confimi
Lunedì scorso, 4 novembre, Confimi Industria ha partecipato alle audizioni relative alla legge di bilancio 2025 (DDL 2112-bis) formulando alcune proposte, anche emendative.
Nell’allegare il documento completo (per gli eventuali approfondimenti) si ricorda che le norme proposte dal Governo non sono ancora in vigore e che lo diventeranno, dal 1/1/2025, dopo l’approvazione da parte dei due rami del Parlamento. Segnaliamo, in sintesi, quanto segue concentrandoci sulle principali misure di interesse fiscale e amministrativo e sulle principali richieste formulate dalla Confederazione nel corso dei lavori parlamentari.Contributi pubblici e membro del collegio sindacale nominato dal MEF (pag. 6 e 34 allegato)
È stata fermamente richiesta la soppressione dell’art. 112 del DDL. Questa norma che il Governo vorrebbe introdurre prevede l’obbligo di integrare la composizione del collegio di revisione o sindacale con un rappresentante del MEF in capo agli enti, società, organismi e fondazioni che ricevono dallo Stato, anche in modo indiretto, un contributo di entità significativa, definito in sede di prima applicazione nel valore di 100 mila euro annui (cifra facilmente superabile da chi fa un investimento 4.0 o 5.0 o anche una Sabatini).
Al netto di una non definita modalità di individuazione dei contributi coinvolti - se per incasso o per competenza del conto economico - si intravedono in questo meccanismo ulteriori complicazioni per l’accesso alle agevolazioni.
Polizze catastrofali immobilizzazioni bilancio (pag. 7 e 33 allegato)
Un accento è stato posto sugli obblighi, dal 1/1/2025, di stipulare apposite polizze catastrofali a copertura dell’immobilizzazioni dell’impresa. Esprimendo preoccupazione per l’ancora mancanza di chiarezza su costi e condizioni specifiche, soprattutto per le PMI e per particolari settori e territori, è stata avanzata richiesta di rinvio dell’obbligo quanto meno a fine 2025 e comunque fino alla definizione di parametri trasparenti e precisi, anche in relazione ai criteri per l’accesso a bandi e finanziamenti pubblici che, diversamente, potrebbero risultare compromessi.
Rimborsi spese tracciati (pag. 16-17 e 32 allegato)
Confimi ha chiesto la modifica all'art. 10 del DDL con l’eliminazione del nuovo requisito del pagamento tracciato sul rimborso spese al dipendente, lasciandolo (nell'eventualità) per la deducibilità del costo per l'imprese; questo passaggio è fondamentale per non creare, è stato sottolineato, "inappropriati" e "imbarazzanti" attriti nella gestione del rapporto con i dipendenti comandati in trasferta.
Benefit veicoli in uso promiscuo dipendenti (pag. 16 allegato)
Con la prevista modifica all’articolo 51, co.4, del TUIR viene elevato al 50% dell’importo corrispondente alla percorrenza convenzionale di 15.000 chilometri (tabelle ACI); tale percentuale è ridotta al 10% nei casi in cui i veicoli siano a trazione esclusivamente elettrica a batteria ovvero al 20%per i veicoli elettrici ibridi plugin. Le nuove disposizioni si applicheranno ai contratti stipulati a decorrere dal 1° gennaio 2025.
Soglia esonero benefit dipendenti (pag. 16 e 23 allegato)
È prevista la proroga delle soglie con limite maggiorato a 1.000 euro per i lavoratori dipendenti senza figli e 2.000 euro per i lavoratori con figli, già introdotte per il 2024, e prorogate anche per il 2025 nonché per il 2026 e 2027.
È altresì prevista l’introduzione di un nuovo benefit - fino a € 5.000 per canoni locazione e manutenzione fabbricati - per agevolare i trasferimenti di residenza oltre 100 km a neo assunti 2025 con reddito di lavoro dipendente, nell’anno precedente, fino a euro 35.000.
Premi produttività (pag. 23 allegato)
È prevista anche per il 2025, 2026 e 2027 la riduzione dal 10% al 5% dell’imposta sostitutiva, salva espressa rinuncia scritta del lavoratore, ai premi di risultato di ammontare variabile, la cui corresponsione è legata ad incrementi di produttività / redditività / qualità / efficienza / innovazione, nonché alle somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili dell’impresa.
Aliquote Irpef e detrazioni (pag. 16 e 23 allegato)
La precedente Manovra (primo modulo riforma compreso) aveva introdotto alcune misure temporanee, come l’accorpamento e riduzione dell’Irpef primo scaglione (23%) fino a € 28.000 (invece di € 15.000), il "bonus Befana" (per compensare sulla 13^ l’effetto distorto della riduzione del cuneo INPS solo su 12 mensilità), l’aumento della soglia detassata dei benefit, il taglio del cuneo INPS. Con la nuova manovra 2025 alcune di queste misure risultano positivamente confermate (taglio Irpef primo scaglione cit.) o sostituite a regime (come l’ulteriore trattamento integrativo ai percettori fino a € 20.000 che sopperisce alla mancata proroga del taglio cuneo INPS); alcune altre (vedi retro benefit) sono stabilizzate quantomeno per tre anni.
Proroga “super deduzione” assunzioni a tempo indeterminato (pag. 24 allegato)
È stata apprezzata l’importanza di incentivare le assunzioni stabili, in particolare la proroga fino al 2027 della super deduzione del 20-30% per l’incremento delle assunzioni a tempo indeterminato. Su tale misura Confimi ha suggerito di valutare, in futuro, un meccanismo cumulativo incrementale di riduzione del cuneo, sulla falsariga della sopressa ACE, ma applicata all'investimento in forza lavoro a tempo indeterminato.
Rapporto banca- imprese (pag. 6 allegato)
Assumendo che le Banche sono e saranno sempre più orientate ad assumere meno rischi possibile basando le proprie analisi (complici le regole di Basilea) quasi esclusivamente sui dati di bilancio, comprese le misure di moda in questo periodo (quello sulla “sostenibilità”) è evidente che l’affiancamento del ricorso al credito bancario ad altre soluzioni, auto gestibili da parte delle imprese, renderebbe il sistema Paese più solido e meno aggredibile dagli attacchi speculativi esterni. A tal riguardo Confimi ha riproposto l'attuazione del cosiddetto “baratto finanziario” (di cui esiste già la norma primaria dal 2021), ovvero la compensazione multilaterale dei crediti e debiti B2B documentati da fatture elettroniche per affiancare il ricorso al credito bancario con altre soluzioni autogestite dalle imprese e in grado di ridurre l'incidenza degli oneri finanziari e creare concorrenza nel settore finanziario. È stata altresì evidenziata l'utilità che detto "baratto" potrebbe avere nel contenere l’aumento del numero delle imprese in crisi, visto il ricorso crescente di procedure concorsuali e composizione negoziata della crisi, nonché sui rischi per i conti pubblici derivanti dalle garanzie concesse durante il periodo Covid da Sace e dal Fondo di Garanzia PMI.
Bonus edilizia/ristrutturazioni (pag. 9 allegato)
Pur condividendo il riordino complessivo delle detrazioni, sul tema casa-ristrutturazioni sono state espresse perplessità riguardo alla limitazione del bonus di riqualificazione energetica al 50% delle spese solo per le prime case, sottolineando che anche gli altri immobili necessitano di maggior supporto (rispetto al 36% a scendere sul 30%) per evitare un rallentamento eccessivo del settore.
Contributo Confimi Industria su Legge di Bilancio 2025
L’Area fiscale dell’Associazione rimane a disposizione per eventuali chiarimenti. Tel. 0444.232210 E.mail:
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