LAVORO A TERMINE E CONTRIBUZIONE ASPI: LE INDICAZIONI DELL’INPS
Diamo conto delle istruzioni dell’INPS recate dal Messaggio n. 4152 del 17 aprile scorso che affronta e chiarisce alcune problematiche circa il contributo addizionale del 1,40% per la nuova assicurazione di disoccupazione denominata ASpI, introdotta dal 2013 dalla Legge 92/2012, altrimenti nota come Riforma Fornero.
Contratto a termine a-causale
Nel momento in cui scriviamo sta giungendo in porto il complicato iter di conversione del Decreto Legge 34/2014, che ha rivoluzionato l’assetto del lavoro a tempo determinato stabilendo che non servono più causali specifiche per giustificare il termine, purché i contratti temporanei non superino un certo limite, individuato nel 20% dell’organico. La regola che s’impone è dunque quella della a-causalità, valida anche per la somministrazione di lavoro a termine. Sono subito sorti però alcuni interrogativi circa i benefici contributivi riservati ad una delle causali preesistenti, anch’essa formalmente abolita: la sostituzione di personale.
Contratto a termine a-causale
Nel momento in cui scriviamo sta giungendo in porto il complicato iter di conversione del Decreto Legge 34/2014, che ha rivoluzionato l’assetto del lavoro a tempo determinato stabilendo che non servono più causali specifiche per giustificare il termine, purché i contratti temporanei non superino un certo limite, individuato nel 20% dell’organico. La regola che s’impone è dunque quella della a-causalità, valida anche per la somministrazione di lavoro a termine. Sono subito sorti però alcuni interrogativi circa i benefici contributivi riservati ad una delle causali preesistenti, anch’essa formalmente abolita: la sostituzione di personale.
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