La conversione in legge del Decreto Lavoro
In questi giorni è giunto al termine il concitato iter parlamentare di conversione del Decreto-legge 34/2014, sul quale si è appuntata l’attenzione delle forze politiche e dei media: ci sono voluti tre voti di fiducia, l’ultimo dei quali alla Camera, che ha approvato in via definitiva il disegno di legge proveniente dal Senato, senza ulteriori modifiche.
Vediamo allora le caratteristiche salienti della legge di conversione, al momento non ancora pubblicata in Gazzetta Ufficiale, soffermandoci sui temi del contratto a termine e dell’apprendistato, sui quali è imperniato il provvedimento; i temi contenuti nel Capo II del Decreto (servizi al lavoro, DURC e agevolazioni per i contratti di solidarietà) non hanno infatti subito modifiche degne di nota.
Vediamo allora le caratteristiche salienti della legge di conversione, al momento non ancora pubblicata in Gazzetta Ufficiale, soffermandoci sui temi del contratto a termine e dell’apprendistato, sui quali è imperniato il provvedimento; i temi contenuti nel Capo II del Decreto (servizi al lavoro, DURC e agevolazioni per i contratti di solidarietà) non hanno infatti subito modifiche degne di nota.
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