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RINNOVI CONTRATTUALI: SERVONO AUMENTI RETRIBUTIVI ESENTASSE E CONTRATTI DI LAVORO TERRITORIALI

Il commento di Apindustria Vicenza L’intervento di Filippo De Marchi, membro di Giunta in Apindustria Vicenza e Presidente di Apiveneto Fidi Sono passati più di tre anni da quando Apindustria Vicenza ha proposto per la prima volta di escludere dal prelievo contributivo e fiscale gli aumenti retributivi. La motivazione era molto semplice: lo Stato aveva firmato nel ‘93 un accordo sulla politica dei redditi, un accordo che viene lo stesso Stato viola per primo da anni, con gli aumenti concessi al pubblico impiego, generando aumenti a catena nel privato ed incamerando così un incremento esponenziale del gettito fiscale sul lavoro dipendente. “Tanto varrebbe spostare questa specie di ‘dividendo sugli aumenti’ dall’Irpef all’Iva, aumentando le retribuzioni nette e favorendo così i consumi”, dice Filippo De Marchi, Presidente di Apiveneto Fidi e membro di Giunta in Apindustria Vicenza. “Tre anni fa, Apindustria espresse questa posizione proprio in occasione del rinnovo del contratto dei metalmeccanici – continua De Marchi -, anche allora in pieno svolgimento: oggi come allora ribadiamo che riteniamo inaccettabile che, parallelamente, da un lato per i dipendenti l’aumento netto continui a rimanere pesantemente diminuito da imposte e contributi (rincarati, tra l’altro, dal 1° gennaio 2007), e dall’altro che il costo per l’azienda continui ad essere pari al doppio di quanto percepito dal lavoratore, con evidente insoddisfazione di entrambi”. Nulla è cambiato, dunque? Non proprio. Da un lato il potere d’acquisto, dei lavoratori dipendenti in particolare, è ulteriormente diminuito, dato che le ultime riforme fiscali hanno prodotto l’unico effetto di trascinare i redditi medi verso la fascia bassa: già intorno ai 40.000 euro di reddito imponibile annuo, la pressione fiscale registrata nel 2007 è superiore a quella del 2006 di circa mezzo punto percentuale, anche in presenza di figli a carico. Dall’altro, sotto il profilo della competitività aziendale, non solo il costo del lavoro è rimasto sostanzialmente inalterato, data l’ormai assodata pochezza del cosiddetto “taglio del cuneo fiscale”, ma addirittura il recente “pacchetto welfare” ne prevede un innalzamento, fin da subito per i collaboratori e generalizzato anche per i dipendenti, a partire dal 2011. La stessa norma, in compenso, irrigidisce contratti a termine e part-time, nella consueta illusione di creare posti di lavoro sicuri e duraturi “per legge” senza tener conto delle condizioni economiche delle imprese.  “Con simili premesse, la risoluzione della “questione salariale” resta affidata esclusivamente ad una riforma degli assetti contrattuali, cioè delle regole in base alle quali si scrivono e si rinnovano i contratti collettivi di lavoro, superando decisamente il principio della “centralità del contratto nazionale”, sottolinea De Marchi. “La contrattazione aziendale però, potrà avere benefici anche per le imprese, solo in quelle che uniscono una performance soddisfacente a dimensioni grandi o almeno medie, mentre le aziende più piccole, per debolezza di struttura, mancanza di relazioni sindacali stabili e tendenza a privilegiare i rapporti diretti con il personale, si limiteranno a ridistribuire salario aggiuntivo”.  Unionmeccanica, perciò – in attesa che il nostro sistema si indirizzi verso quei cambiamenti che tutti i maggiori Paesi europei stanno adottando, vedi da ultimo i recenti accordi confederali raggiunti in Francia - ha proposto di sperimentare un sistema di contrattazione nuovo, dove alcune materie potranno essere disciplinate sia dal contratto nazionale, sia a livello regionale, come la flessibilità nell’organizzazione dell’impresa, l’orario di lavoro, il lavoro straordinario, l’utilizzo di contratti atipici, la formazione, l’apprendistato.  ------------------ Ufficio Stampa Raffaella M. SguegliaAPINDUSTRIA VICENZA - Relazioni esterne e comunicazione Tel: 0444-232230 - Fax: 0444-960835 - e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
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