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UNA FINANZIARIA DI SVOLTA NELLA GIUSTA DIREZIONE, MA OCCORRE ACCELERARE IL PROCESSO DI RIFORMA

Comunicato stampa

2 luglio 2008


UNA FINANZIARIA DI SVOLTA NELLA GIUSTA DIREZIONE,

MA OCCORRE ACCELERARE IL PROCESSO DI RIFORMA

 

Filippo De Marchi, Presidente di Apindustria Vicenza, esprime una valutazione cautamente positiva della nuova legge finanziaria, ma le PMI continuano a chiedere riforme più incisive che tutelino la loro competitività

E' un giudizio cautamente positivo quello delle piccole e medie imprese vicentine nei confronti della legge finanziaria presentata in questi giorni dal Governo. A sintetizzare la loro posizione è Filippo De Marchi, Presidente di Apindustria Vicenza: «Finalmente assistiamo ad una manovra che non aumenta la tassazione e che comincia ad introdurre agevolazioni concrete per lo sviluppo delle aziende, ma siamo solo all'inizio e gli interventi pianificati appaiono di impatto modesto rispetto alla criticità raggiunta in molti ambiti del sistema-Paese». Se quindi l'orientamento dimostrato fa ben sperare per le scelte del Governo in materia di sviluppo economico, allo stesso tempo le PMI sono impazienti di trovare risposte concrete a istanze da tempo evidenziate: «Apprezziamo la buona volontà dimostrata dal Governo - prosegue De Marchi - ma ancora una volta dobbiamo richiamare l'attenzione su alcune questioni insolute. La situazione in cui versa l'intero sistema produttivo italiano, infatti, richiede attenzione e determinazione nell'adottare ulteriori misure urgenti e non più rinviabili, quali la riduzione della pressione fiscale, a cominciare dalla deducibilità dell'Irap che penalizza, paradossalmente, le aziende che più assumono manodopera e la riforma degli studi di settore; la contrattazione territoriale e l'aumento della flessibilità in entrata ed in uscita nel mondo del lavoro, con la conseguente riforma degli ammortizzatori sociali; la semplicificazione della burocrazia, che aumenta i costi delle imprese e ne rallenta l'attività; il potenziamento delle infrastrutture; sostegni concreti per le imprese che investono nell'innovazione; la richiesta alla Banca Centrale Europea di una politica monetaria tale da favorire la crescita economica anche attraverso la riduzione del costo del denaro. Non sono temi nuovi, me ne rendo conto, ma le PMI continueranno ad avanzare queste richieste finché non saranno soddisfate, perché in gioco c'è la competitività non solo delle nostre aziende, ma dell'intero sistema-Paese».

Del resto lo scenario dei mercati non lascia molte alternative: «La competizione internazionale - conclude De Marchi - ha reso insostenibile il peso che grava sulle imprese, che si trovano, per fattori esterni e da loro non modificabili, di fronte all'alternativa di trasferire l'attività all'estero o di chiudere. In entrambi i casi si avrebbe un impoverimento del sistema industriale con una fatale conseguente diminuzione di benessere per tutta la società a causa della perdita definitiva di posti di lavoro e delle professionalità legate al mondo manifatturiero. Su questi temi Apindustria Vicenza sarà sempre attiva nel vigilare l'attività del Governo e stimolare l'adozione dei provvedimenti necessari».

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