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ASSEMBLEA 2011 APINDUSTRIA VICENZA

Comunicato stampa , 24 giugno 2011

Si è svolta oggi l‘Assemblea di Apindustria Vicenza

“PICCOLE E MEDIE IMPRESE: UN PRESENTE DI OPPORTUNITA’

Come aumentare la competitività delle nostre aziende”

 

Riuniti nel nuovo complesso universitario di Vicenza gli imprenditori hanno appreso da T. Wakamatsu il modello che ha dato vita al lean thinking.

Non è stata come tutte le altre volte l’edizione 2011 dell’Assemblea Pubblica di Apindustria Vicenza, il tradizionale appuntamento che, reso possibile anche dal contributo di Banca Popolare di Vicenza, vede riunirsi gli imprenditori delle Piccole e Medie Imprese, il “cuore pulsante” dell’economia nazionale che è rappresentato da Apindustria. E’ stata inedita la scelta della location che ha visto il nuovo complesso universitario di Vicenza ospitare la kermesse degli imprenditori come evidente segnale che occorre dare: «Il cambiamento – secondo il Presidente Filippo De Marchi - sarà fortemente determinato dai giovani, dal loro modo di vedere le cose» e per evidenziare questo aspetto il saluto iniziale è stato svolto congiuntamente dal Presidente con Alessandro Trentin alla guida del Gruppo Giovani Imprenditori.

«Noi di Apindustria Vicenza, a differenza dei politici – prosegue De Marchi – non siamo “distratti” e vogliamo rispondere all’ansia di ammodernamento delle nostre imprese per cogliere le tante opportunità che, nonostante e anche grazie la crisi economica, sono presenti oggi nello scenario ampiamente modificato dei mercati e delle economie che corrono verso livelli inediti di competizione. Per questo motivo e spinti dall’urgenza di non arrivare tardi abbiamo invitato alla nostra assemblea, tramite la società CONSIDI, il Sensei Toshiro Wakamatsu, stimato esperto del TPS - Toyota Production System il modello che ha dato vita al lean thinking. Quello della Toyota, è un modello che apparentemente è applicabile solo all’industria di grandi dimensioni, in realtà risulta essere fondamentale anche per le imprese di minori dimensioni che comunque abbisognano di rivedere le loro strutture organizzative».

L’occasione dell’assemblea annuale è anche il momento opportuno per delineare l’operato dell’Associaizone ed il Presidente, interpretando il pensiero dei colleghi imprenditori, non ha mancato di mandare “forte e chiaro” segnali di profondo disagio soprattutto in riferimento all’imposizione fiscale e alla capacità di crescita e sviluppo dell’impresa vicentina: «Ma di quale possibilità di crescita vogliamo parlare – denuncia un arrabbiato Presidente – se consideriamo che in Italia, secondo i dati resi noti dalla Banca Mondiale “Paying taxes 2011”, il peso dei tributi nazionali, locali e dei contributi sociali sulle imprese ha determinato per il 2010 un’incidenza della pressione fiscale pari al 68,6% sul PIL. L’Italia supera di quasi 25 punti la media UE, pari al 44,2%. Se questa è la situazione, - puntualizza il Presidente – la recente proposta di riforma fiscale del “super” Ministro dell’Economia è buona solo come boutade conseguente ai recenti “sberloni” elettorali. Credo che una riforma fiscale credibile possa essere fatta solo se, al di là dei tagli legati alle deduzioni, si comincia davvero ad incidere pesantemente sulle sacche di spesa pubblica, anzi di sprechi pubblici, sulla cui eliminazione assistiamo ai risibili proclami senza poter mai valutare risultati apprezzabili».

«A fronte di un incessante invito a ripensare i termini per la crescita delle nostre aziende, - precisa De Marchi – noi stiamo prendendo in seria considerazione le avances provenienti dai Governi di Svizzera e Austria per portare lì le nostre attività. Come Apindustria Vicenza abbiamo sempre sostenuto la positività dell’internazionalizzazione piuttosto che la delocalizzazione. Nostro malgrado e a malincuore dobbiamo ricrederci e considerare una possibilità di sopravivenza per le nostre attività che affronterebbero regimi fiscali enormemente ridotti rispetto alla mannaia italiana».

Lapidaria la conclusione del Presidente di Apindustria: «Provi Tremonti & C. ad immaginare un Veneto dal gettito diverso senza le nostre aziende; provino i signori politici, sindacati compresi, a doversi ridisegnare le geografie del consenso con qualche migliaio di occupati in meno; provi l’attuale sistema creditizio a dover imparare molto velocemente il tedesco perché il nostro futuro è altrove!»

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BIOGRAFIA TOSHIRO WAKAMATSU

Toshiro Wakamatsu nasce nel 1943 ad Aichi. Alla Toyota, ricopre diverse mansioni in vari reparti e durante il periodo di lavoro nel reparto controllo di produzione contribuisce al raggiungimento di grandi risultati per il TPS quali la costituzione del sistema Kanban e la gestione computerizzata dei componenti esterni. Oltre ad essere “uomo d’azienda” per 12 anni è consigliere di quartiere nel consiglio comunale della città di Toyota e dimostra le sue capacità di leader nei settori: viabilità, promozione del territorio e welfare.

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