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«DA ENEL L’ARROGANZA DI CHI NON HA CONCORRENZA»

Apindustria e l’azienda associata di Villaga tornano a criticare l’ente di energia dopo la decisione di fermare la produzione nell’ultimo giorno del mese per interventi di manutenzione
«Una società pubblica che opera in regime di monopolio, come nel caso di Enel per il trasporto di energia e le manutenzioni agli impianti, deve ragionare in un’ottica di servizio, e ridurre per quanto possibile il disagio della clientela che non può cambiare fornitore»: così Flavio Lorenzin, presidente di Apindustria Confimi Vicenza, rincara la dose sui lavori previsti domani in un distretto industriale di Villaga, che causeranno un grosso danno alle aziende fermandone la produzione nell’ultimo giorno del mese.
A sollevare la polemica in merito ai lavori su una cabina della corrente è stata la ditta Vela Technologies, avvisata martedì scorso che domani non potrà lavorare dalle 8.45 alle 15.30, senza poter così completare alcune forniture che sarebbero dovute partire in consegna lunedì prossimo verso Germania, Turchia e Cina. «Si sono impegnati a ridurre il più possibile la durata dell’intervento – spiega il titolare Giorgio Vetta – ma questo risulta ininfluente rispetto agli orari riportati nella comunicazione scritta. E noi naturalmente non possiamo aprire la fabbrica alle 4 del pomeriggio, anche perché i nostri impianti richiedono circa un’ora e mezza di preparazione all’avvio». L’imprenditore conferma quindi la motivazione comunicata riguardo la scelta di lavorare il venerdì, ossia per evitare di pagare gli straordinari: «Questo ci è stato argomentato telefonicamente dalla stessa Enel, che poi ha negato. E non ci siamo nemmeno inventati l’arrivo dell’avviso soltanto martedì, a due giorni e mezzo dall’intervento. In quanto alla necessità di dover scontentare qualcuno – continua Vetta – va sottolineato che i lavori in questione riguardano una zona di sole industrie, priva di negozi o altri esercizi pubblici. Bastava quindi dialogare con noi, senza cercare compromessi con altre realtà economiche. Ma ci troviamo di fronte alla prepotenza di un’azienda che opera in monopolio, o semplicemente di qualche suo dirigente che andrebbe punito per evitare che in futuro si verifichino nuove situazioni simili».
Confermando il pieno appoggio alla sua azienda associata, il rappresentante della Pmi, Flavio Lorenzin, lancia infine un appello: «L’apparato pubblico e chi gestisce servizi in forma esclusiva deve metterci nelle condizioni di poter fare impresa, altrimenti diventa normale pensare di abbandonare un paese che snobba chi crea sviluppo e opportunità di lavoro»
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