entry
Skip to main content

Apindustria Confimi: la riesumazione integrale degli Intrastat acquisti non regge

Necessari chiarimenti urgenti anche per lo spesometro
Il decreto mille proroghe, da pochi giorni in Gazzetta, ha “resuscitato” gli Intrastat acquisti dopo che il legislatore, in nome della razionalizzazione e della semplificazione, con il collegato alla legge di bilancio li aveva appena abrogati. Analoga sorte, prosegue Flavio Lorenzin, presidente di Apindustria Confimi Vicenza e Vicepresidente Confimi Industria con delega alla semplificazione pare destinata alla comunicazione black list che il medesimo decreto ha abrogato addirittura con effetto retroattivo 2016 ma che, per una serie di tecnicismi, pare destinata a riaffiorare attraverso lo spesometro in scadenza nel prossimo mese di aprile. Una situazione paradossale denunciata da Confimi Industria e dall’Associazione nazionale commercialisti (Anc) che in un comunicato congiunto, l’indomani della prima scadenza massiva dell’anno (quella della dichiarazione annuale Iva), hanno fatto il punto sulle numerose complicazioni Iva introdotte dagli ultimi provvedimenti. Fra le vari questioni da chiarire, particolarmente urgenti sono quelle legate alla vicenda degli Intrastat acquisti con cui gli operatori si dovranno misurare il prossimo 25 marzo.

Il pasticcio degli Intrastat. Con comunicato del 17 febbraio Agenzia Entrate, Dogane ed Istat, nelle more della conversione del mille proroghe, avevano (apprezzabilmente) precisato che “l’obbligo di trasmissione delle comunicazioni in questione permane solo a carico dei soggetti passivi Iva già tenuti alla presentazione mensile dei Modelli INTRA-2 per gli acquisti di beni compresi gli arrivi a scopo di lavorazione, ovviamente, ma nulla, quindi, né per i trimestrali né (a prescindere dalla periodicità) per i servizi passivi. Letteralmente il testo “raffazzonato” uscito dal mille proroghe ha riesumato tutto ma è chiaro che il motivo del revirement è da ascrivere alle sole esigenze delle statistiche mensili dell’ISTAT in seno all’Eurostat. Le Entrate, infatti, hanno puntato tutto sul nuovo spesometro 2017 (questo il motivo dell’originaria abrogazione) di cui è già chiaro che saranno compresi (senza distinzioni) tanto gli acquisti intra (sia beni che servizi) quanto le operazioni black list registrate ai fini Iva. E’ ineludibile, poi, che il testo del mille proroghe debba essere rivisitato per via dei numerosi contrasti sia con altre norme nazionali che comunitarie puntualmente già evidenziati agli organi competenti (oltre che nel testo del comunicato). Nella sostanza, conclude Lorenzin, “il testo del mille proroghe non regge ed è opportuno dare continuità (per la stessa credibilità del legislatore e dell’amministrazione finanziaria) al contenuto del comunicato Ae, Ad, Istat del 17 febbraio”.

**************************
Vicenza, 6 marzo 2017

Per completezza di seguito il  comunicato stampa congiunto di Confimi Industria e Associazione Nazionale Commercialisti (ANC).
  • Creato il .
Save
Cookies user preferences
We use cookies to ensure you to get the best experience on our website. If you decline the use of cookies, this website may not function as expected.
Accept all
Decline all
Read more
Analytics
Tools used to analyze the data to measure the effectiveness of a website and to understand how it works.
Matomo
Accept
Decline