MISURE RESTRITTIVE UE NEI CONFRONTI DEL VENEZUELA
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via il terzo bando del piano ‘Industria 2105'. L'8 Aprile u.s. il ministro dello
Sviluppo economico Pier Luigi Bersani ha firmato il bando del Progetto
di innovazione industriale (PII) Nuove tecnologie per il made in Italy
per 190 milioni di euro, di cui 25 milioni di euro a disposizione
esclusivamente delle piccole e micro imprese.
Entro 90 giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale di tale
bando le imprese potranno presentare in forma telematica le proposte
progettuali. Il percorso di valutazione avverrà in due distinte tappe:
la prima verificherà l'idoneità del progetto rispetto alle finalità del
bando; la seconda aprirà la strada alla valutazione selettiva dei
programmi ed alla graduatoria finale per l'assegnazione delle
agevolazioni.
Ciascun programma, che dovrà essere il frutto della collaborazione
tra imprese ed organismi di ricerca, deve comportare una spesa
complessiva minima pari ad almeno 7 milioni di euro. In ogni caso,
qualunque sia l'investimento proposto, il contributo pubblico massimo
ottenibile non potrà superare i 10 milioni di €. Infine, posto che ogni
programma dovrà essere realizzato insieme da imprese e centri di
ricerca, ogni singolo soggetto non potrà ricevere contributi superiori
ai 2 milioni di euro.
Inoltre, per andare incontro alle esigenze di flessibilità operativa
delle piccole e micro imprese, possono accedere ad una riserva ad hoc
pari a 25 milioni di euro i programmi di piccola taglia (per i quali la
spesa in ricerca, sviluppo e innovazione dovrà avere un valore compreso
tra i 3 ed i 7 milioni di euro). L'obiettivo è quello di promuovere
l'aggregazione delle imprese più piccole che hanno interesse a
realizzare forme di collaborazione sganciate dalla leadership di
imprese medie o grandi (si pensi ad esempio al mondo della
sub-fornitura), ma che trovano oggettiva difficoltà, data la loro
dimensione, a realizzare programmi di importo elevato.
- TESTO DEL BANDO
- ALLEGATO 1
- ALLEGATO 2
- ALLEGATO 3
- ALLEGATO 4
- ALLEGATO 5
- ALLEGATO 5A
- ALLEGATO 5B
- ALLEGATO 5C
- ALLEGATO 6
Cattive notizie per gli automobilisti. Se viene presentata una opposizione ad una sanzione irrogata per una violazione al codice della strada bisogna essere sicuri di avere ragione perchè non si rischia solo di perdere la causa e di pagare le spese legali ma anche di vedersi aumentata la sanzione. E' quanto emerge da una sentenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione (la n. 25304/2010) secondo cui in caso di opposizione a verbale, "il giudice può applicare, anche d’ufficio, una sanzione superiore a quella prevista in caso di mancato ricorso, sempre secondo il suo libero convincimento e, ovviamente, nei limiti edittali".
In carica, per il prossimo triennio, tredici imprenditori consiglieri. Fra qualche settimana sarà eletta la nuova presidenza.