Interessi di mora sul ritardo nel pagamento delle transazioni commerciali: fissato il nuovo saggio

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LAVORARE CON E IN SPAGNA: APPROFONDIMENTI SUGLI ASPETTI OPERATIVI |
21 febbraio pomeriggio |
iscrizioni entro il 17.02.2017 |
DAL GOST ALLA CERTIFICAZIONE EAC VALIDA PER L’UNIONE DOGANALE (RUSSIA, BIELORUSSIA, KAZAKISTAN, ARMENIA) |
24 febbraio mattino |
iscrizioni entro il 20.02.2017 |
GLI STRUMENTI SIMEST E SACE PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE: INSERIMENTO NEI MERCATI ESTERI, PARTECIPAZIONE A FIERE, ASSICURAZIONE DEL CREDITO, GARANZIE FINANZIARIE |
28 febbraio mattino |
iscrizioni entro il 23.02.2017 |
Economie regionali L'economia del Veneto nel primo semestre del 2009 (fonte BANCA D'ITALIA)
Nel primo semestre del 2009 l'economia veneta è stata duramente colpita dalla recessione internazionale e dal calo del commercio mondiale, che ha provocato un netto ridimensionamento della produzione industriale, arrestatosi solo tra la primavera e l'estate. Le imprese hanno rapidamente contratto gli investimenti e la domanda di lavoro, nel terzo trimestre la situazione congiunturale è lievemente migliorata e le aspettative si sono orientate positivamente. Il terziario ha risentito della crisi, specialmente nei comparti che producono servizi alle imprese, come i trasporti; il peggioramento del clima di fiducia delle famiglie ha depresso le vendite di beni al dettaglio, mentre il turismo, che nei primi mesi dell'anno aveva accusato un significativo deterioramento dei livelli di attività, nei mesi estivi ha mostrato un netto recupero. È invece proseguito il calo dell'attività edilizia, depressa dall'andamento negativo del mercato immobiliare. Nonostante l'elevatissimo ricorso alla Cassa integrazione, la contrazione dei livelli produttivi ha determinato un calo dell'occupazione che, anche in base ai casi di crisi aziendali registrati nel periodo, sembra destinato a proseguire. La recessione ha determinato un significativo rallentamento dei prestiti bancari, generalizzato a tutti i settori dell'economia. A partire dal secondo trimestre, la diminuzione dei tassi di interesse ha contribuito ad arrestare il rallentamento dei prestiti alle famiglie, la decelerazione è invece proseguita per le imprese che hanno continuato ad accusare tensioni di liquidità e, in taluni casi, un inasprimento delle condizioni di offerta di credito. Il livello di rischiosità del credito, soprattutto alle imprese, è peggiorato, riflettendo le difficoltà congiunturali.
http://www.apindustria.vi.it/docman/comunicazione/2009bancaitalia-economiaveneto/download.html
La prova dell’avvenuta esportazione
Il regime di non imponibilità all’IVA delle cessioni all’esportazione trova convalida nella successiva uscita dei beni dal territorio comunitario, che costituisce momento rilevante anche ai fini della costituzione del plafond.
A tal fine l’esemplare “3” del D.A.U. dovrà essere munito del visto apposto dall’Ufficio doganale di uscita di cui all’art. 793 della disposizioni di applicazione del codice doganale (Reg.2454/CEE del 1993). La fattura, anche se munita degli estremi del documento doganale emesso, non costituisce prova idonea che i beni sono usciti dalla comunità.
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