Focus Rapporto Economia - L’autunno “caldo” delle imprese
Tra dazi, richiesta di Cig, ma anche con buone prospettive su investimenti e occupazione.
Nella storia imprenditoriale italiana quella degli “autunni caldi” era una frase ricorrente legata alle lotte sindacali. In quest’ultimo biennio sta ritornando in voga, collegata alle difficoltà delle aziende alla ripresa della pausa estiva. Dati alla mano, il presidente di Apindustria Confimi Vicenza, Mariano Rigotto, prova a fare il punto della situazione: «Paradossalmente – dice -, l’unica certezza, per ora, è rappresentata dall'entrata in vigore dei dazi americani su gran parte dei beni europei.
Dal 18 agosto peraltro altre 407 classi di prodotto (derivative products) contenenti acciaio o alluminio sono soggette ai dazi settoriali, una criticità enorme per il comparto metalmeccanico e dei macchinari. In attesa di ulteriori sviluppi, ci metteremo al lavoro, come ho già avuto modo di anticipare nelle scorse settimane, per supportare le imprese che decideranno, in parte perché costrette, in parte per scelta strategica, a riorientare il proprio export, con l’auspicio che si possano raggiungere accordi migliorativi per tutte le industrie che invece continueranno a lavorare con gli Stati Uniti».
Un commento che fa ben capire quale sia lo stato d’animo del rappresentante dei piccoli e medi imprenditori vicentini, poco confortato anche dai risultati della recente indagine congiunturale che ha coinvolto un significativo campione di aziende associate ad Apindustria Confimi Vicenza e che vede emergere una lunga striscia di segni negativi di fronte ai principali indicatori produttivi delle imprese. La metà degli imprenditori che hanno partecipato all’indagine è a capo di aziende metalmeccaniche, il restante è spalmato sulle varie categorie merceologiche, dalla plastica alla chimica, dal legno all’oreficeria all’edilizia. Scorrendo l’analisi, l’occupazione tiene, con un - 0,3% così come gli investimenti (pur con questo ultimo indicatore che era già molto rallentato nel 2024); per il resto questi primi sei mesi del 2025, rispetto al consuntivo dello stesso periodo dello scorso anno, fanno segnare un – 0.8% per il fatturato, - 2% per la produzione, - 2,3% per gli ordinativi e un pesante - 4% per gli ordini dall’estero. Dato, quest’ultimo, estremamente preoccupante, non solo perché le aziende di Apindustria Confimi concorrono a far sì che Vicenza sia la quarta provincia esportatrice d’Italia, ma in quanto il report non risente ancora delle conseguenze dell’aumento dei dazi. «Il lavoro mediamente non manca – conclude Rigotto – ma assistiamo ad un progressivo assottigliamento dei portafogli ordini, per cui diventa molto difficile programmare. Anche se va detto che a livello previsionale gli imprenditori sembrano essere più ottimisti sia sul fronte investimenti (+2,2%) sia su quello dell’occupazione (+1,3%)». Tuttavia, nell’incertezza, ci si è mossi sul fronte ammortizzatori sociali (Cig): ne ha fatto richiesta il 18,6% dei rispondenti, mentre il 16,5% ritiene che potrà accedervi nella seconda parte dell’anno. «La richiesta non significa che la Cassa integrazione verrà effettivamente utilizzata – precisa Rigotto -: certo, è un segnale di cui dobbiamo tenere conto».
Martedi' 19 settembre. Apindustria ospita il consiglio generale dei Metalmeccanici
Sarà Apindustria Confimi Vicenza ad ospitare, martedì 19 settembre, il Consiglio Generale di Confimi Industria Meccanica, presieduta dal vicentino Flavio Lorenzin, Past President dell’Associazione berica. Un appuntamento di rilievo, che vedrà riuniti gli stati generali della categoria metalmeccanica della Confederazione delle industrie manifatturiere e che si svolgerà in due distinti momenti. «Al mattino – spiega Lorenzin -, si darà avvio ai lavori del Consiglio generale, nell’ambito del quale affronteremo i temi più stringenti legati al mondo delle piccole e medie imprese metalmeccaniche: dalla situazione congiunturale non certamente rosea per il comparto, alle problematiche dei dazi e al delicato tema del rinnovo contrattuale di settore. Nel pomeriggio avrà luogo il focus group "Innovazione e Sostenibilità: criticità, opportunità e proposte", coordinato dai docenti e dai ricercatori dell'Università LUM, con la quale Confimi Industria ha sottoscritto un protocollo d’intesa nei mesi scorsi. Al centro di questo momento di ascolto degli imprenditori vi saranno i temi dell’innovazione e della sostenibilità. Questo contributo, assieme ad altri, confluirà in una ricerca che abbiamo già battezzato “Libro Nero della Manifattura Italiana”: metteremo a fuoco gli ostacoli e le difficoltà che minano lo sviluppo dell’industria italiana, mettendo a confronto la situazione italiana con quella degli altri paesi dell’Unione Europea».
La certificazione della parità di genere. Un convegno organizzato dal Gruppo Donne di Apindustria Confimi Vicenza.
Il 17 settembre in villa Cordellina Lombardi a Montecchio Maggiore. Tra gli ospiti anche la presidente nazionale del Gruppo Donne Confimi.
«Alcuni imprenditori considerano certi tipi di certificazioni superflue o, peggio ancora, quasi una “moda” del momento. Per questo abbiamo voluto un titolo provocatorio: "Certificazione parità di genere, e se non fosse come pensiamo?" perché, siamo estremamente convinte dell’impatto più che positivo che questa può imprimere all’interno dell’azienda».
Alice Borsetto, Presidente provinciale Gruppo Donne di Apindustria Confimi Vicenza e componente di Giunta nel medesimo Gruppo nazionale, non ha alcun dubbio nel presentare l’ottica con la quale verrà affrontato il convegno, organizzato dal Gruppo Donne di Apindustria Confimi Vicenza, che si svolgerà mercoledì 17 settembre, alle ore 17.30, in villa Cordellina Lombardi a Montecchio Maggiore.
«Prima di organizzare questo incontro abbiamo parlato con tanti imprenditori, uomini e donne, il risultato è stato più o meno lo stesso: chi ha deciso di intraprendere questo percorso, a qualunque stadio fosse, si è detto soddisfatto, molti invece si sono detti intimoriti dai costi, che in realtà si possono ridurre, e non di poco, grazie ad una serie di agevolazioni, bandi e contributi, di cui parleremo nel corso del convegno».
Dopo i consueti saluti istituzionali, sarà proprio la presidente Borsetto ad aprire i lavori: un’introduzione al tema, ma anche all’ospite d’onore: Vincenza Frasca, Presidente nazionale Gruppo Donne Confimi e componente della Giunta nazionale Confimi, che incentrerà il proprio intervento sul Manifesto dell’imprenditoria femminile, “Start We Up”.
Si entrerà nel vivo dell’incontro con due testimonianze aziendali: quelle di Landlab Srl di Quinto Vicentino e di ATP Enviroment Srl di Torri di Quartesolo, che la certificazione parità di genere l’hanno già ottenuta.
A seguire il talk che vedrà protagoniste le consigliere regionali di Parità Francesca Torelli e Mirta Corrà e le imprenditrici associate Veronica Grillo (che fa parte del Gruppo Donne di Apindustria Confimi Vicenza), ed Erika Maran, Presidente della Commissione provinciale Pari opportunità, anche lei componente del Gruppo Donne di Apindustria, oltre che del Consiglio di mandamento di Vicenza: «Lo sforzo che stiamo facendo in Commissione in Provincia – dice Maran-, è quello di provare a creare consapevolezza e cultura in ogni ambito, non solo imprenditoriale, ma anche a livello di enti pubblici, organizzazioni e mondo della scuola. Bisogna lavorare sull’uguaglianza, ma anche sulla creazione di opportunità. Per questo abbiamo inviato a tutti i Comuni della provincia un questionario per capire a che punto siano, in ciascun ente, i percorsi legati alla parità di genere, perché dobbiamo calarci nelle tante e diverse realtà».
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