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Speciale Focus "Economia Agno Chiampo, intervista al Presidente mandamentale Paolo De Marzi

«La tempesta perfetta: ne possiamo uscire solo facendo sistema, a tutti i livelli»

Paolo De Marzi, presidente del Mandamento Ovest Vicentino di Apindustria Confimi Vicenza, non nasconde la propria preoccupazione. «Il Distretto della Pelle è un ottimo esempio di come si possano affrontare problemi che da soli sarebbe impossibile risolvere».

«Vedremo cosa succederà fra qualche giorno, certo che l’ultimatum del presidente Trump, in scadenza il 1° agosto, con la m20250726 spec agnochiampoinaccia dei dazi al 30% sull’export europeo, anche se sembra si stia trattando per una tariffa unica al 15%, ha aggravato ancor più il clima di incertezza e timore da parte degli imprenditori.

D’altro canto, leggendo le varie ipotesi delle ricadute dei dazi sui vari comparti dell’industria e dell’economia italiana, che sono state pubblicate in questi giorni, c’è poco da stare allegri». Paolo De Marzi, presidente del Mandamento Ovest Vicentino di Apindustria Confimi Vicenza, non nasconde la propria preoccupazione e quella dei colleghi di questa importante area del territorio vicentino.

-Presidente, gli imprenditori vicentini in passato hanno sempre reagito ad ogni tipo di ostacolo, trovando vie alternative. Lo faranno anche in questa occasione?

«Oggi ci troviamo al centro di una tempesta perfetta: è come fossimo bloccati nell’occhio del ciclone e sappiamo che presto potremmo essere sovrastati da nuvole tempestose e da un mare in burrasca. Siamo di fronte a fattori che poco dipendono dalle nostre capacità di reazione».

-Per rimanere nella sua metafora significa che la nave potrebbe anche andare a fondo? 

«Guardi, a volerlo trovare – risponde - l’unico aspetto positivo, al momento, è che abbiamo di fronte il periodo di chiusura estiva delle aziende. So di molti colleghi che hanno già effettuato delle pre-chiusure nelle due ultime settimane di luglio, e chi aveva ferie arretrate da far smaltire ai dipendenti ha allungato il periodo a cinque/sei settimane. Tuttavia, so anche di molti imprenditori che hanno già messo le mani avanti, aprendo la procedura di cassa integrazione guadagni per i mesi di settembre e ottobre. Questo non significa che poi la utilizzeranno, ma di certo è un segnale preoccupante».

-La situazione potrebbe migliorare nelle prossime settimane se il presidente statunitense tornasse sui propri passi. Non sarebbe la prima volta.

«Se c’è una cosa che non fa bene alle imprese è l’incertezza. Trump ha già dimostrato che la sua è una tattica di destabilizzazione e sarei il primo a stappare una bottiglia se dovessimo avere un boom d’ordinativi che ci costringesse a lavorare in agosto, ma non sarà così. Nel mio settore, quello della concia, che, come è noto, è uno dei comparti portanti dell’export vicentino, gli Stati Uniti rappresentano una fetta importante degli ordinativi, che in questo momento sono crollati, proprio a causa dell’incertezza commerciale. Il nostro, peraltro, è un settore che sta soffrendo già da due anni a causa della crisi dell’automotive, ma anche chi serve le grandi Maison dell’alta moda sta segnando il passo.  Peraltro, il nostro territorio esprime anche molte imprese del settore metalmeccanico e della componentistica: ebbene, anche loro stanno soffrendo parecchio».

-A preoccupare non sono solo i dazi, ma la delicata situazione geopolitica, i noti conflitti in corso, gli elevati costi dell’energia e delle materie prime, l’aumento del costo della manodopera e del denaro, la flessione dei consumi, oltre al mancato taglio del cuneo fiscale. Come se ne esce?

«Da anni viviamo la tendenza verso cicli economici di crescita/recessione sempre più brevi, che si tramutano in stress produttivi sempre più ravvicinati. Il Distretto della Pelle è un ottimo esempio di come si possa fare sistema e affrontare problemi che da soli sarebbe impossibile risolvere. Il Veneto e il Vicentino hanno creduto a questo modo di fare squadra e anche come Apindustria Confimi ci siamo sempre mossi su questa linea costituendo gruppi di lavoro, organizzando momenti di confronto e stringendo alleanze, sia a livello produttivo, sia per risolvere le problematiche del territorio, dialogando con i sindaci e i rappresentanti delle Istituzioni».

 

Comunicati Stampa, Mandamento Ovest Vicentino

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