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Intervista a Paolo De Marzi, Presidente del Mandamento Ovest Vicentino. Contro la crisi occorre superare gli ostacoli interni

Focus >> Economia Agno Chiampo

Contro la crisi occorre superare gli ostacoli interni

Per le PMI dell’Ovest Vicentino il 2025 è iniziato come era finito il 2024, dunque con alcune aziende che continuano a soffrire un rallentamento dell’attività mentre altre registrano una timida ripresa, salvo magari invertire i ruoli nel giro di poco tempo: «Si lavora a singhiozzo perché manca la continuità - spiega Paolo De Marzi, presidente del Mandamento Ovest Vicentino di Apindustria Confimi Vicenza -. Può esserci una settimana a pieno regime e quella successiva una situazione di stasi e questo è un fenomeno abbastanza generalizzato».

Del resto, il quadro internazionale non induce a investimenti e progetti a lungo termine.

«Sì, ma più che la minaccia dei dazi di Trump o l’instabilità internazionale, a preoccuparci sono soprattutto i costi energetici, che sono tornati fuori controllo e incidono in modo drammatico sulla nostra competitività, soprattutto per quanto riguarda le spese relative al gas. Abbiamo casi di aziende nelle quali i costi dell’energia sono schizzati da 20 mila euro al mese fino a 70 mila euro. Questo è conseguenza diretta di un grave problema europeo nella gestione dell’energia. Tanto più che sui costi incide, non dimentichiamolo, l’elevato cuneo fiscale e contributivo sulle retribuzioni dei lavoratori, che si traduce per le aziende in un costo del lavoro superiore rispetto ai nostri competitor. E poi c’è tutta la questione della burocrazia, anche a livello locale: ormai chi investe deve affidarsi a decine di consulenti con iter che durano mesi, per l’autorizzazione adImmagine 2025 03 20 094249 paginaintera un progetto può volerci anche un anno. Tutto è lento e complicato, ma la velocità per le PMI è fondamentale, tanto più nel mercato di oggi. Quindi prima di guardare lontano è meglio concentrarsi sugli ostacoli interni, che sono i primi e i più gravi che oggi penalizzano le nostre imprese».

Le comunità energetiche possono essere una soluzione al primo problema?

«Purtroppo no, perché proprio la burocrazia e i rischi di avere qualche forma di responsabilità in caso di inconveniente disincentiva gli imprenditori a cedere la superficie inutilizzata dei propri capannoni. È molto difficile che un’azienda accetti di avere un impianto sopra la propria sede se non per uso interno, per questo motivo stentano a decollare e ad oggi hanno funzionato più che altro in alcuni contesti limitati e particolari, dove magari possono contare su incentivi più generosi. E questo non è l’unico esempio di opportunità che si perdono per la burocrazia. Un altro riguarda l’accesso ai fondi per l’industria 5.0: poche imprese hanno finora aderito perché significa sottoporsi ad un iter costoso ed estenuante».

Rispetto al passato, se non altro l’Ovest Vicentino oggi può contare sulla Pedemontana: qual è il bilancio dell’opera?

«Al di là dei benefici per la mobilità privata, sicuramente per il trasporto delle merci ha contribuito a ridurre i tempi e quindi a calmierare i costi, ma probabilmente i benefici si vedranno con una maggiore evidenza quando ci sarà la ripresa economica e quindi anche una maggior circolazione di camion».

Con riferimento all’Ovest Vicentino si parla molto anche del rapporto tra industria e sostenibilità.

«Su questo tema è doveroso superare gli stereotipi e riconoscere il grandissimo lavoro che è stato fatto negli ultimi anni. Certo si può fare sempre meglio, ma oggi il livello di attenzione è molto elevato, anche perché è il mercato a chiederlo: tutte le aziende, in primis quelle del settore conciario, sono sottoposte a controlli continui e in possesso di certificazioni ambientali che sono essenziali per poter essere sul mercato».

Quali i prossimi appuntamenti per il Mandamento?

«Stiamo già lavorando ad un evento sull’intelligenza artificiale in programma per settembre: l’obiettivo è proporre agli imprenditori un approfondimento sulle modalità e i benefici dell’applicazione dell’AI nei diversi ambiti della gestione delle aziende, dal controllo dei progetti all’analisi dei costi energetici piuttosto che l’amministrazione, il tutto anche attraverso le testimonianze ed esperienze concrete di aziende che hanno compiuto questo passo. Nel frattempo organizzeremo anche una serie di serate informative a tema, dove l’Associazione affronterà alcuni temi di interesse per le nostre imprese come ad esempio la sostenibilità, la continuità d’impresa e l’internazionalizzazione, presentando anche i progetti dedicati che ha sviluppato».

Vicenza, 20 marzo 2025

Paolo De Marzi è il nuovo presidente del Mandamento Ovest Vicentino

Paolo De Marzi è il nuovo presidente del Mandamento Ovest Vicentino di Apindustria Confimi Vicenza. Socio e Amministratore delegato dell’azienda Euroconciaria srl di Arzignano, da vent’anni impegnato nell’Associazione e già componente del Direttivo del Distretto Veneto della Pelle, De Marzi succede a Roberto Callegari, ma si tratta di un avvicendamento all’insegna della continuità, come sottolinea lui stesso: «In qualità di vicepresidente del mandamento nei due mandati precedenti, intendo continuare a portare avanti i progetti e le attività messe in campo - spiega De Marzi -, riconoscendo il ruolo centrale della nostra Associazione e l’importante lavoro che abbiamo svolto a livello di Mandamento. Negli ultimi anni infatti le imprese hanno dovuto far fronte a situazioni di grande complessità: prima la pandemia, quindi la crisi dei prezzi dell’energia e delle materie prime, poi le guerre, l’impennata del costo del denaro, ora la flessione dei consumi senza che sia intervenuto – per ristrettezze di bilancio - un taglio consistente del cuneo fiscale a ridare potere d’acquisto ai cittadini. Di fronte a queste sfide è fondamentale essere compatti e favorire le sinergie tra le aziende; uno dei ruoli dei Consigli territoriali è proprio quello di intercettare e mettere a sistema le istanze delle aziende, oltre che portare vicino alle aziende, anche fisicamente, la loro Associazione».

Un principio che va al là delle appartenenze associative: «Negli ultimi anni abbiamo già iniziato a lavorare insieme alle altre Associazioni di Categoria per fare fronte comune rispetto alle necessità e problematiche per le imprese del territorio, costituendo gruppi di lavoro e organizzando momenti di confronto. Per il futuro puntiamo a rafforzare ulteriormente questa collaborazione, favorendo così il dialogo tra i principali rappresentanti delle imprese del territorio».

Imprese del territorio che stanno vivendo, come altrove, un periodo delicato: «In questo momento c’è grande preoccupazione perché, dopo avere superato tante difficoltà negli ultimi anni, ora ci troviamo di fronte a quello che è un momento di riflessione del mercato, con una diminuzione abbastanza generalizzata della produzione. Tra l’altro questa tendenza si sta manifestando in modo accentuato proprio nel settore della concia, che come noto è una filiera strategica per l’Ovest Vicentino. Non c’è dubbio che la ripresa arriverà, ma nel frattempo occorre fare squadra per superare questa fase e sfruttare questo momento di rallentamento per trovare nuove idee e stringere alleanze».

La criticità maggiore è la mancanza di ordini, che nasce da una flessione nella domanda di beni di consumo: «La causa principale sono gli aumenti dei prezzi registrati negli ultimi anni, che hanno determinato una perdita del potere di acquisto degli stipendi, e questo non solo in Italia».

Proprio all’attualità e alle sfide impegnative che hanno di fronte le PMI sarà dedicato il primo evento pubblico organizzato dal nuovo Consiglio del Mandamento Ovest Vicentino, che sarà eletto in settembre. «Mi aspetto la conferma di alcuni componenti ma anche l’ingresso di nuovi membri - commenta De Marzi -. Insieme definiremo il programma di lavoro, a partire dall’organizzazione di un evento pubblico nel quale approfondiremo un argomento sensibile per le aziende e che sarà anche un momento di presentazione per il nuovo Consiglio del Mandamento»

Roberto Callegari: 8 anni complessi, ma il bilancio è positivo

«Il bilancio è positivo», risponde prontamente Roberto Callegari a proposito della sua esperienza, da poco conclusa, come presidente del Mandamento Ovest Vicentino di Apindustria Confimi per due mandati consecutivi, dunque per otto anni. Un arco di tempo nel quale non sono mancate le difficoltà, ma anche i successi: «Sicuramente negli ultimi 8 anni le aziende hanno attraversato un periodo molto burrascoso - prosegue Callegari -, ma ne sono uscite rafforzate, dimostrando ancora una volta tutte le capacità, l’energia e la resilienza delle PMI vicentine. Del resto i mercati corrono velocissimi e siamo ormai abituati alle crisi e a trovare il modo di superarle: a differenza dei tedeschi, per noi le crisi sono anche un’opportunità per ripensarsi, sviluppare nuove idee e creare strategie di crescita. Per questo motivo di questi 8 anni preferisco ricordare soprattutto i risultati raggiunti, in primis sulla viabilità con il completamento della Pedemontana e il suo collegamento con l’autostrada A4, ma anche il dialogo con i Comuni del territorio, che è sempre stato caratterizzato da grande armonia».

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